Saturday, December 19, 2009

Gli ultimi [Marino e Sheila]

Mi sta scappando il tempo per molte cose, blog compreso. Troppe cose. E arrivano pure le feste. Minuscolo e senza sante.

Pero’ almeno un pensiero l’ho fermato in questi giorni. Gli ultimi. Ci sono e si muovono intorno a noi anche se facciamo finta di non vederli. Non ci interessano per un cazzo che siamo su un treno che va veloce verso una unica destinazione, sognata, sentita, imposta, obbligatoria. E ognuno deve rimanere al suo posto piu’ o meno tranquillo grazie all’acool, al fumo (sempre meno), alle droghe (sempre di piu’) e magari anche grazie agli psicofarmaci e alle endorfine da corsa o da palestra. Il posto e’ stretto quindi niente pancia mi raccomando, la business e’ la piu’ avanti che figata, la’ ti puoi stendere e mangiare anche il filetto ma senza pane che ingrassa. Bisogna guadagnare di piu’, bisogna lavorare di piu’, bisogna correre per arrivare ai posti comodi. Si possono usare le miglia e poi a volte c’e’ l’upgrade. Che brividi. Sembriano diversi ma siamo tutti uguali, il paradosso dell’individualismo spinto. Non siamo piu’ autentici, siamo criceti che corriamo sulla ruota come imbecilli, mettiamo nell’agenda di outlook quando vogliamo vedere gli amici. Fra un po’ anche quando vogliamo trombare. Oh oggi e’ Venerdi’ 18 alle 21.30: trombata. E parliamo delle stesse cose, del lavoro, dei soldi, dei viaggi, delle promozioni, dei bonus, delle vacanze. Guardiamo i cellulari, gli i-phone, i BB, i laptop in continuazione per far sapere I cazzi nostri e commentare quelli degli altri. E gli ultimi ci passano a fianco e nemmeno li vediamo. Io ho cominciato a guardarli. Hanno degli occhi veri ed hanno una dignita’ che noi abbiamo perso. Non sfuggono loro e sono onesti. Sono li’ che lottano sempre, giorno dopo giorno. Marino e’ qui davanti con il suo piccolo truck per gli hot-dog e le bibite. Con il nome italiano orgogliosamente stampato sul suo carretto, Marino e' alto un metro e conquanta scarsi. sta sempre qui per 10 mesi l’anno che lui a Dicembre e Gennaio non si sa che cosa faccia. Glielo devo chiedere a Marzo se torna. 10 mesi l’anno in strada a vendere hot-dog a 1.5$. E’ amico di tutti nel mio building e lo usa con discrezione se si deve scaldare nell’atrio d’inverno o se deve usare il bagno (mentre il doorman gli da’ un’occhiata al carretto). Alle diverse stagioni corrispondono optional diversi del carretto. D’estate e’ uno sgabello pieghevole, tipo di quelli che usano I pescatori, che tira fuori e ogni tanto Marino si siede. D’inverno fa troppo freddo per sedersi per strada e allora sbuca un’asse di legno con dei supporti sempre in legno: ci sale sopra ma non per sembrare piu’ alto ma per non farsi gelare i piedi sul cemento ghiacciato. Sorride a tutti, alla sera chiude il truck e va chissa’ dove. Una sera l’ho seguito per qualche isolato mentre spingeva il suo carretto, volevo capire se lo lascia in un deposito da qualche parte oppure se lo carica su un camion. Questo carretto non e’ mica una cosa piccola ma lui lo spinge con leggerezza e agilita’ tra i marcapiedi, sorridendo e chiedendo scusa ai pochi pedoni quando deve fare una manovra che intralcia il traffico. E’ una specie di ballo del carretto. Quest’anno ha cambiato le ruote, adesso sono cerchiate bianche. Me lo vedo che nel weekend se le cambia da solo; un lavoraccio pero’ adesso quando va via di sera va via un po’ piu’ veloce. Tempo guadagnato. E un po’ di fatica di meno che si spinge meglio con le ruote nuove. Un po’ come quando gli e’ venuta l’idea dell’asse di legno, poi perfezionata con i supporti: non avere I piedi gelati e’ una bella soddisfazione. Sheila (l’avro’ scritto giusto, le deve chiedere lo spelling la prossima volta) invece pulisce lo studio, e’ nera ed e’ una nonna sui 70. Ha gli occhi che sorridono anche se ha un problema all’anca destra e forse deve smettere di lavorare. Con discrezione si informa sempre di tutti in studio per essere sicura che tutti stiano bene. Dopo un po’ che ha preso confidenza ti dice sottovoce che stai lavorando troppo, che devi andare a casa. Lei inzia a lavorare alle 8 di sera e se ti trova ancora in studio te lo sussurra come farebbe appunto una nonna. Prima di entrare nel building si siede sul gradino sul lato del building e chiacchiera con le altre donne delle pulizie. A volte fumano, con discrezione. Ma molto spesso ridono e ridono benissimo. Poi si cambia e la sua divisa e’ sempre pulita e profuma di bucato. L’ultima volta mi ha chiesto come sta il mio amico che lavorava qui 3 anni fa e se lo vedevo di dirgli che lei lo salutava. Mettono un giorno dietro l’altro agli ultimi anche se e’ dura, ma hanno quel qualcosa che noi abbiamo perduto. Ecco io chiudo un anno cosi’ cosi’ pensando a quella cosa che abbiamo perduto e a come recuperarla, e’ questo il solo vero auspicio che posso augurarmi per il 2010. E mi piacerebbe che tutti prestassero un po’ di attenzione agli ultimi. Sono dappertutto, basta guardarsi intorno. Sarebbe bello conoscere un po’ delle loro storie e condividerle. Parlare di loro e alzare lo sguardo invece tenerlo fisso sui nostril ombelichi chiacchierando inutilmente del numero delle amanti di Tiger Wood o di qualcosa di figo, di cool da comprare.



Friday, November 27, 2009

Saturday, November 7, 2009

relaxxxxing

l'avevamo perso di vista per un po' ma F. l'ha ritrovato [*], grandissimo il momento "ipocondriaco" notturno.
Finalmente una lista di ristoranti niuorchesi che ha un qualche senso e raccoglie molte delle mie passioni [ma non Motorino], ovviamente su eater.com [*].
un altro studente e' riuscito a suicidarsi buttandosi dalle balconate dell'atrio della biblioteca di P. Johnson alla NYU su Washington Park, nonostante tutte le barriere in plexi, i regolamenti, etc ... fra un po' si vieteranno i balconi perche' la gente si puo' buttare giu', ovviamente sena chiedersi come mai si butta giu' [*].
sabato relax inziato con colazione "italiana" a Sant Ambreous nel West Village con ottimo cestino-colazione, caffelatte e lettura a scrocco di gazza e corriere; poi spesa al Farm Market (zucca, scalogno di tropea -incorcio?- parsnip, patate fingerline, un piedino di maiale -ops-) e poi short ribs e ravioli da citarella.
oggi si e' fatto un brodo di terza bevendo cloudy bay e domani ravioli, costine e verdure al forno, bevendo un ribera del duero notevole. un discreto intervallo tra due settimane d'inferno.

Tuesday, November 3, 2009

Ragazzi terribili

Sembra che sia ormai completato il primo edificio a NYC del grande Rafael Moneo, dentro il Campus della Colombia e a cavallo della palestra di McKim, Mead & White.
Da notare come l'articolista si sia sopreso dell'umilta' del maestro spagnolo, ormai evidentemente abituato e assuefatto alle sboronate degli star architects [*].


Sunday, November 1, 2009

Quick Update

non riesco a stare dietro a tutte le cose che proviamo a fare. riformulo: non ho piu' tempo di condividerle qui con le cadenze temporali di una volta e molte si perdono per strada.
nelle ultime due settimane ho lavorato come un matto, cucinato per dieci persone VIP con buon successo; siamo andati a Princeton a vedere un po' di cose interessanti, sono andato a Milano per il cantiere e son tornato qui solo venerdi' pomeriggio. ho quindi fatto delle gran dormite per recuperare, ho fatto un paio di giri nel Village per ri-sintonizzarmi di nuovo sulla Mela ... tra halloween e la maratona ho visto migliaia di italiani ma soprattutto migliaia di francesi che saccheggiavano i negozi con un inglese orrido e con la solita spocchia e supponenza, accresciuta dall'euro a 1.5 sul dollaro. non riuscendo a comprarmi la giacca di pelle in quanto circondato dalle truppe francesi, mi sono rifugiato in macelleria a comprare vitello, maiale e manzo tritati [e gianciale] che stanno ora cuocendo sul fuoco per diventare un ottimo ragu' alla bolognese per le pappardelle [si ha molto tempo quando si ha il jet lag e in contemporanea si passa all'orario invernale]. in forno ci sono un po' di costine di maiale e manzo, con patate. due bottiglie di ottimo vino rosso sono gia' aperte ... leggo il FT Weekend ascoltando la radio aspettando i pranzo. Dopo pranzo conto di dedicarmi ad un altra pennica per finire di "lavare" lo stress. Domani e' tempo di decisioni lavorative e non.

ps per architetti feticisti: chi indovina l'edificio nella foto e' un vero "malato"

Monday, October 12, 2009

Weekends in giro [post-it style]

lo scorso weekend alla fiera del libro d'arte al P.S.1 per poi atraversare tutta Long Island City a piedi per arrivare al sempre fighissimo Noguchi Musem [e Socrates Park che ho scoperto solo in questi giorni essere stato creato da mark di suvero], sognando di trovare ancora una fabbrica disposta a diventare la nostra dimora ... mmh sogno impossibile, I know. E a chiudere il solito patio del ristorante greco ad Astoria.
Questo weekend di ritorno in Connecticut da amici: un bellissimo museo, grandi penniche, grandi vini ed io a cucinare come un pazzo dal carre' di costine di maiale alla zuppa di pesce.
Pomeriggio "cuscinetto" al Village con early dinner da Ippudo [*].
Altra certezza.
Come la voglia di un tavolo di legno massiccio gigante e una libreria con tutti i nostri libri.
Le scoperte del weekend sono state nell'ordine: Edward Tufte [*], gli arredi disegnati da Donald Judd [*] e il liquore St Germain per cocktail a base di champagne [o Prosecco] [*].
Vado a letto distrutto alle 9.30, pronto a inziare una settimana di battaglie in terra turca [e non solo].

Friday, October 9, 2009

Post-it/1

qui si lavora decisamente troppo e non faccio piu' in tempo a cazzeggiare per bene, nemmeno on-line. Work work work. Fuck fuck fuck.
Una delle cose geniali lette di recente al volo che incollo qui, piu' che altro per me (che condivido in pieno):

What About living in New York annoys you these days?
People not being happy with my phone because is not as cool as their phone, or they have some feature that I don't have and they're always showing me, "Oh, my phone can do this" and "my phone can do that"

Genio. Jerry Seinfeld al NY Magazine [*], [letto via Guia Soncini]

Saturday, October 3, 2009

una citta' "on wire"

qual'e' il senso di questa citta', voglio dire, chi puo' dirlo?
Io so solo, nel mio piccolo, che tutti fanno equilibrismi.
Una citta' sul filo dove ognuno decide a che altezza porre il filo; chi un po' piu' in alto, chi un po' piu' in basso, ma alla fine il senso dello stare qui e' questa sensazione di camminare sul filo.
dopo un po' tutti mollano. il posto "sicuro", la casa grande, i figli, gli amici, la famiglia.
come i petali di un fiore gli amici se ne vanno uno ad uno.
quelli che restano scelgono a che aletzza mettere la corda, quanto rischio vogliono prendere nel continuare a giocare.
ci sono poi quelli che si mettono in un angolo e spariscono a poco a poco risucchiati dalla vita "local" del sobborgo, tagliando i ponti a uno a uno.
non fa per me. la corda la lasciamo alta e al massimo ci passiamo sotto con un sorriso e ci dedichiamo al vino e alle colline.
la deriva lenta e' noiosa.
e dico questo dopo una serie di belle serate tra party, Metropolitan Opera e Yakitori Totto.
Mica pizza e fichi.

Wednesday, September 30, 2009

Tuesday, September 29, 2009

29 Settembre

seduto in quel caffe' ... 2 anni fa.

Thursday, September 24, 2009

Cool guys/n

Phil ha vinto il premio dell'AIA New York per l'edificio in 13th street.
Marpillero ne ha vinto uno anche lui.
E gia' che ci siamo pure il mio studio ha vinto il premio per il miglior studio di NY ...
[*]

La mia casa

e' quella dove attualmente vive e crea Bergonzoni a Bologna.
Qui il servizio de L'Espresso [*] e c'e' anche un articolo [ma le foto son quelle per le quali vale la pena a mio modesto avviso].
per trovare una cosa simile da queste parti non basta nemmeno spostarsi a Red Hook ... bisogna tornare o in Valtidone o nella Parigi minore. Trovatemi un lavoro da quelle parti.
E poi varrebbe la pena spendere due o tre parole su Bergonzoni ma questo ci porterebbe lontano. Anche guardando la casa e la situazione del Belpaese me ne viene una sola di parola: bravo.

Saturday, September 19, 2009

Geninne

Drawing by Geninne

vagolando in giro dalle parti di Tommy mi sono ritrovato in questo fantastico blog, Geninne's Art Blog. Le illustrazioni e i disegni sono fantastici e vale la pena farci un giro [
*] e magari, whynot?, comprarne uno [*] o anche due.

La High Line di Tommy

drawing by Tommy Kane

ne hanno parlato e ne hanno scritto in tanti della High line.
poi arriva Tommy e con uno schizzo e due righe fa il vuoto [*].
per chi non lo conosce il suo blog e' un must-see: c'e' di tutto e tutto molto cool e molto NY [*]

Tuesday, September 15, 2009

Scimmie che crescono


prima o poi bisognera' acquistarla. sembra che sia il motivo per il quale hanno aggiunto la telecamera all'I-pod nano: per provare a fare concorrenza a questa cosa qui. l'ho sentito anche su Condor. e' ufficiale quindi.

Saturday, September 12, 2009

Avanti e indietro

o indietro e avanti. milano e new york.
la bella parentesi del weekend nella piccola citta' bastardo posto mi ha permesso di presenziare ad un bell'evento alquanto inaspettato fino a poche settimane fa ... e al contempo di riabbracciare gli inossidabili amici, compagni [si cazzo] di mille avventure [spostandosi sempre piu' nel passato anche le serate piu' inconcludenti di una adolescenza cosi' cosi' diventano dolci o lameno agrodolci]. ma poi la dura tappa lavorativa nella piccola oliva mi ha risbattuto in faccia tutti i motivi dell'esilio dorato [non nel senso economico]. che continua per i soliti motivi.
in compenso ho ritrovato una NYC autunnale e seducente con la quale mi son rimesso in sintonia con un bagel e una gita al Farmers' Market di Union Square, dove il profumo di mele e' stordente e chiama l'autunno [cosi' come le torte di mele di F.]. Tappa anche da Pino's per un sontuoso arrosto di vitello che verra' cucinato domani.
Serata nel LES per salutare M. che se ne va zonzo per sei mesi tra Cina, Tibet, India, Turchia, Iran, Libano, Siria e Israele [senza aereo]. Avanti. I 6 mesi off sono una tentazione che vagola per il mio cervello da tempo ma allora sarebbe Sudamerica senza esitazioni. Vedremo.
Al ritorno siam passati attraverso la fiera di San Gennaro a Little Italy e Nolita ... mamma mia. Zeppole. Giostre. Luci. Tutto d'altri tempi. Indietro.
Avanti e indietro: si ha spesso e volentieri bisogno di entrambi.

Sunday, August 30, 2009

I smell NYC

Se ne parla sempre quando si parla di NYC.
Finalmente la mappa interattiva degli odori di questa citta'.
E chi c'e' stato puo' constatare quanto sia ben fatta.
Ovviamente sul NYTimes [*]

Saturday, August 22, 2009

Summer: lazy ma che piu' lazy non si puo'


due mesi cosi' tutto d'un fiato in mezzo ad un'estate insolita, che si e' fatta torrida solo nelle ultime due settimane. molta pioggia e quindi molte letture. purtroppo anche molto lavoro, intenso. un po' di cose non andate a segno e un po' stanchezza mista a nostalgia per le estati in infradito in riva al mare o in collina per settimane. qui non ci si ferma mai e i weekend diventano occasioni per evadere. cosi' come le visite che ti obbligano a rifare i conti e tirare le somme con la tua citta' dove hai scelto di vivere. questa volta e' toccato a G. ed e' stato uno scambio reciproco: prima la sua parigi e poi la mia NYC. con le condizioni che i giorni lavorativi lasciano margini sempre pi' ridotti in settimana. si apetta la Londra dello zio a questo punto.
si evade andando a montreal [con tappa sempre interessante al CCA e ho poi trovato inuna libreria italiana una copia di "Americana" di Vittorini ... a proposito o anche no: ciao Fernanda] in pullman raccolgiendo ritratti insoliti e un profumo di un America d'altri tempi e ritrovando la' un po' di casa.
si evade andando a vedere l'Headquarter della Pepsi Co. con il suo incredibile parco di sculture [dove ci sono delle torri cilindriche di Pomodoro che rappresentano per me la prima opera d'arte decente di questo sopravvalutatissimo artista] per poi perdersi nel Campus del SUNY College dall'altra parte della strada, rimanendo incantati di fronte a una delle opere della serie Three Cairns di Andy Goldsworthy
[quella su nella foto].si finisce poi in uno dei bar lungo l'hudson a bere burra e mangiare vongole circondati da un America sconclusionata che spaventa e attrae allo stesso tempo e si ritorna con un treno carico di teens che vanno all'assalto della citta' dei sogni [esperienza che varrebbe un racconto di per se'].
si evade andando a vedere finalmente gli Yankees che sono parte di questa citta', dell'immaginario pulsante di questa citta' [come non pensare alle pagine iniziali di Underworld di De Lillo?].
si evade andando in Connecticut in una villona sul lago di amici, dove si va in barca, si fa "tubing" [chi l'avrebbe mai detto] e si prova addirittura lo sci d'acqua [con poco successo e un paio di lividi notevoli], si cucina e si bevono vini incredibili [Montrachet eccezionali e un Petrus non compreso].
si evade andando a Dumbo a fare pic-nic e cinema all'aperto con vista mozzafiato.
si evade infilandosi nei cinema con temperature polari [bello 500 days of summer, grazie P., visto al BAM].
si evade guardando le vie alberate di Brooklyn e le case d'altri tempi e le bici.
insomma si evade e si cerca di non pensare a quelli che hanno 4 settimane di ferie [e non sanno quanto sono fortunati], si evade e si cerca di non pensare alle proprie valli, alle radici e agli amici, si evade e poi si torna sempre in questa folle e meravigliosa prigione di citta'. ci si ripete "adesso smetto" e poi ci si ricasca sempre perche' NYC e' piacere e rimorso, gioia e sofferenza, all'estremo. adesso smetto. ma poi non smetti mai.
NYC e' l'ultima sigaretta delle citta'.
anche d'estate.

Saturday, July 11, 2009

STREB


visti ieri sera a "Celebrate Brooklyn" a Prospect Park [Band shell?], divertenti assai per quanto non me intenda [*].
Il problema e' sorto quando mi sono accorto cosa mi sono gia' perso di questa rassegna [*].

Tuesday, July 7, 2009

Lorenzo @ Niuok


Lorenzo Cherubini e' da un po' di tempo da queste parti. Lo si vede passeggiare in giro e si sentono i rumors degli italiani in vacanza e non. Da qualche giorno tiene su l'Unita' [chi l'avrebbe detto pochi anni fa???] una rubrica sui suoi giorni niuorchesi; si chiama "pescirossiniuorc" [secondo me ha a che fare con un locale sottocasa ... dove ha tenuto il suo primo concerto qui anche se la spiegazione e' diversa] e a mio modestissimo avviso non ha ancora ingranato del tutto, pero' bisogna aver pazienza che il ragazzo ha talento ...
Qui il suo post di oggi [*].


Saturday, July 4, 2009

Back in NYC [reload]

Composite and simulation by Markely Boyer; photograph by Arthus-Bertrand/Corbis

Eccoci qui dopo 3 settimane 3 [ripeto perche' e' una rarita'] in giro per la vecchia Europa. Riassumo piu' che altro per me stesso.
Roma sempre stupenda, tassisti a parte [e tappa stupenda al San Carlino del Borromini, chiostro ristrutturato compreso].
Napoli incredibile: abissi e vette. L'immondizia, i clacson e il caos da un lato ma anche vette come il Madre [il Museo d'Arte contemporanea firmato da Siza e con una collezione di tutto rispetto] o come le sfogliatelle [ricce, non frolle], i baba', le pizze di un altro pianeta, i caffe' celestiali, vongole e telline, il pesce in generale. Carrambata emozionante alla presentazione della "Commedia e' finita".
Valtidone per matrimonio L. e C. ... Valle dell'anima e cerimonia-festa bellissima sublimata dal discorso matto e visionario del Capo; ritrovo in tripla coppia di cervelli [bolliti] con tappa pantragruelica a Bacco. La Valtidone ospita Vip [veri] e sosia. Michele Serra a Trevozzo [vero], Lula al matrimonio [sosia?], Nicky Vendola a Bacco [sosia, ma meglio dell'originale].
Parigi da G. e A., 4 giorni di passeggiate, cene, chiacchiere con mentolate. Certezze achitettoniche: I.M. Pei un genio e Jean Nouvel uno dei piu' sopravvalutati architetti di sempre. L'ultima opera parigina e' imbarazzante per lui e per chi ne scrive e parla bene. Passi sui sentieri di una volta, dietro il Pantheon e nel Marais quando si sognava di vivere a Parigi da flaneur, seduto in un caffe' con un taccuino e basta. Ottima cena da Frenchie [*] e ritrovo con lo chef, ex-niuorchese.
E poi Cremona [tappa caciucco immancabile] con una nuova nipotina che e' uno spettacolo [quasi bella come gli altri due], Ronco con la cena dei bolliti e una carbonara da applausi del Corvo, ancora Valtidone e Bacco.
Milano lavoro e stress e troppa politica in tutti i sensi. Delusione Trussardi alla Scala e il Bulgari hotel che sembra un troiaio di fine impero. Mangiato la miglior pasta dell'anno a casa di P. [spaghetti baby-calamari e vongole].
Il tempo e' volato e ci siamo persi per strada alcuni incontri ma il tempo scorre veloce. Leggendo qui e la' vedo che si parla della necessita' di un nuovo inizio per molte cose.
Beh per motivi diversi e' quello che ci aspetta qui.
Ci sara' da divertirsi.


Thursday, June 11, 2009

Sunday, June 7, 2009

Appigli [cit.]

“Quale antenato parla in me? Io non riesco a essere una sola persona. Sono capace di sentirmi un’infinità di cose contemporaneamente. Il male del nostro tempo è che non ci sono più grandi maestri. La strada del nostro cuore è coperta d’ombra. Bisogna ascoltare le voci che sembrano inutili. Bisogna riempire gli occhi e le orecchie di cose che siano all’inizio di un grande sogno. Qualcuno deve gridare che costruiremo le Piramidi, non importa se poi non le costruiremo. Bisogna alimentare il desiderio. Dobbiamo tirare l’anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito”.

Parole di Tonino Guerra, scritte per Nostalghia di Andreij Tarkovskij.
Imparate da Giu Genna

Tuesday, June 2, 2009

Party time [05-28-2009]


e che party. sembrava di star ad arcello, qualche anno fa.
la presentazione e' migliorata e di molto ma e' tutto merito di F., inizio e fine di ogni cosa.
mi son mancati un po' i soliti noti ma conto di rifarmi tra poco.

Saturday, May 23, 2009

Friday, May 22, 2009

Partire col piede giusto

quando si comincia la settimana cucinando la tasca [tasto] ripiena -per il compleanno di R.- il resto dei giorni scorre via che e' un piacere. Piu' tasto per tutti.

Friday, May 15, 2009

Cool guys [again]

Dieter Rams. Visto nel bel film-documentario "Objectified" [*] di Gary Hustwit, lo stesso dell'altro documentario "Helvetica" [*].
"Objectified" non e' affatto male anche se appena finito mi ha lasciato un po' perplesso. Invece col tempo riaffiorano spunti e anche note dalla colonna sonora. E poi quello nella foto ... chapeau. Se non sapete chi e', basta che guardiate la vostra sveglia della Braun li' sul comodino [*],
Gia' che ci sono segnalo pure la bella maglietta del film [*].

E ora, tutti all'ICFF, col giusto spirito.

Sunday, May 10, 2009

Volare [alto]

una settimana un po' cosi', di corsa e sempre e sotto pressione, nella capitale meneghina [con una tappa di qualche ora nella piccola citta' bastardo posto, tra gli affetti veri].
a Milano, oltre alla trincea del cantiere un salto al Poli grazie a G. e un giro un po' surreale alla Triennale Bovisa per la mostra "La mano dell'architetto". Surreale perche' manca "sangue" e per il bar enorme completamente deserto. A chiudere la tre giorni cantieristica la festa al 31esimo piano del Pirelli per il sorpasso -in altezza- dell'Altra Sede.
comprato giornali e riviste a mazzi. su Abitare scopro che Rampello scrive di cibo. Scomettiamo che il direttore di Abitare [Boeri] sara' uno dei membri del nuovo CdA della Triennale?

Torno in quota e volo alto, sulla citta' piu' bella del mondo.

Sunday, May 3, 2009

Poetari

a fianco c'e' anche il link del sito del babbo, con colpevole ritardo ... [*]

Tuesday, April 28, 2009

Parents in the city

4 giorni bellissimi tra i tabacchi da pipa di Wall Street, il concerto alla Carnegie Hall, una gita all'incredibile Storm King Art Center [*], una delle migliori pizze al mondo da Motorino [*], Martini, Ribera del Duero e una ottima cena preparanda dai due chef qui sopra nella penthouse degli IO: rigatoni di Cocco con cime di rapa e salsiccia [io], saltimbocca con gruyere, pancetta e salvia [quello piu' anziano], roquefort e stilton con Porto. Priorat e Nobile di Montepulciano 2000 ad accompagnare. Brunch finale a Soho. L'ordine non e' cronologico ma quello giusto l'ha annotato il babbo sul taccuino nero.

Saturday, April 18, 2009

East Williamsburg


Serata a East Williamsburg con cena in trattoria romagnola "Il Passatore". Girovagando di notte tra quelle vie si scoprono circoli italiani [cattolici] con ancora i vecchi che ci giocano a carte e leggono i giornali italiani, pasticcerie d'altri tempi, bandiere italiane, madonne e santi e un atmosfera indecifrabile. Un po' quella che si respira in quei paesi senza arte ne parte, tra collina e montagna, tra nord e sud. Quei posti dove ti prende la malinconia alla gola e non ne capisci il perche'. La prossima volta si va da Motorino [*] e poche pippe.

Sunday, April 12, 2009

Maps [again]


su Der Spiegel [ovviamente versione internazionale, in inglese] quelle della recessione in Europa. Molto istruttive e anche qui cadono pregiudizi, false credenze e luoghi comuni. [*]

Saturday, April 11, 2009

US Immigration


sul NYT ci sono delle bellissime mappe interattive per capire da dove vengono e di cosa si occupano tutti gli immigrati degli States. Si scoprono un casino di cose e si possono fare ricerche cercando lavori particolari o Nazioni e farsi un casino di pippe. Scopro che siamo circa 1400 tra architetti e ingegneri. 6800 cuochi e addetti alle cucine, per dirne una. Il Messico stravince in molte categorie, 12900 architetti e ingegneri ma soprattutto 504800 cuochi e addetti alle cucine ... tutti i barbieri (non i parrucchieri) degli Stati Uniti erano italiani. Ora sono comunque 3300 e i russi ci stanno raggiungendo (2700 ma a NYC sono ormai tutti Russi, l'ondata migratoria post-Gorbaciov).
Va be' potete andare avanti da soli ... [*]
PS il link e' per le mappe interattive, ma anche gli articoli relativi sono interessanti

Thursday, April 9, 2009

NYC nights

ti scopri randagio. come quando in metro aspetti il rinculo della fermata ... cosi' passeggiando per Soho guardi i marciapiedi per scorgere il ratto. dopodiche' cerchi la vecchia cinese che raccoglie la bottiglie in enormi sacchi appesi alle estremita' del bastone portato a spalla. poi scopri che in realta' le vecchie cinesi sono almeno due che si spartiscono Soho e le sue preziose bottiglie. E ancora una volta realizzi che non bisogna mai dare nulla per scontato.

Tuesday, April 7, 2009

on bachelor's schedule

lavoro intenso con coordinamento tra Italia, Turchia e US almost impossible. Ormai faccio il mediatore culturale piu' che l'architetto, scivolando comunque verso il ruolo di project manager. che non mi piace, anche per il nome. provero' a virare verso il project architect.
conferenza di 3 partner di SOM su globalizzazione e architettura all'Urban Center. drink al Von. Wonton soup a chinatown. Ultimo drink in un inaspettato cool bar nei dintorni, in Baxter Street, dove una volta si sparava in allegria. Apotheke. Cool significa bell'ambiente, ricercati e buoni drinks, gente ggiovane ricca e bella. Non proprio il mio posto insomma, pero' vale sicuramente un passaggio. Mentre lo lasciavamo verso le 23 si stava riempiendo di ggiovani con la montatura degli occhiali molto spessa; uno di loro calzava anche le ciabattine alla briatore. Qui il sito, ovviamente bello [*].

Camminando verso casa su Canal Street intravedo attraverso due finestre un grande alce gonfiabile appeso ad una parete di una specie di loft. purtroppo non avevo la macchina fotografica con me. cio' mi ha portato alla memoria lo zio Looka, chi l'ha visto? Era uno di quelli col cappuccio nero che sfondava vetrine a Londra?

Sunday, April 5, 2009

Montreal

lungo weekend di riposo a Montreal. O meglio lungo weekend epicureo e gaudente in terra canadese ospite dei cugini [e degli zii].
un po' di calore famigliare nella mitica casa sul fiume:
i tortelli fatti in casa della zia, il salmone affumicato dello zio.
e poi a zonzo per montreal un po' sulle orme di Mordecai e un po' su quelle di Bourdain. Su Saint Laurent e Saint Urbain da dove veniva Mordecai con tappa nel suo posto preferito: Schwarz's Delicatessen [*] dove si e' consumato ovviamente il pastrami sandwich, il suo sandwich. Suo di Mordecai e del suo alter-ego Barney. Si il sandwich che gli mancava tanto a Toronto e che la moglie gli aveva fatto arrivare fino la' per il suo compleanno. Ne valeva la pena per quel che ne so: di gran lunga il miglior pastrami sin qui assaggiato [molto meglio del nostro Katz's, specialmente nella sua versione preferita, medium fat].
Non lontano su Duluth, tra casette basse e vicoli d'altri tempi si posiziona il paradiso del gaudente impenitente dove mi tocca tornare ogni volta: Au Pied de Cochon. [*]. Astenersi fighetti della forchetta, amanti del sushi [leggersi Mordecai a tal proposito], ossessionati dalla linea, schizzinosi e inseguitori delle spume e della decostruzione. I protagonisti qui son due soltanto [comparse a parte]: il porco e il foie gras. i cucina a vista sui fuochi e nel forno a legno con una grande atmosfera e in un clima allegro e informale ma di gran classe. Anche stavolta non ho osato il piedino di maiale al forno ripieno di foie gras. Mi sono accontentato di una base di sfoglia, besciamella, sanguinacci saltati, cipolle caramellate e fette di foie gras a guarnire. Un piatto di altri tempi innaffiato da un buon vino di Borgogna. Piacere puro senza sensi di colpa, dritto al cuore [in molti sensi]. Ho chiuso con la loro -ottima- birra a rinfrescare. Ne valeva la pena.
Smaltita quella cena -anche grazie alle riserve dello zio- son seguite la pizza fatta in casa e una bistecca alla griglia [sirloin] perfetta. In mezzo tante chiacchiere e dormite perfette grazie anche ad un silenzio incredibile.
Un weekend intenso. Ci torno presto con F. Anche perche' voglio arrivare al piedino ripieno [in caso di infarto vorrei F. li' vicino ...]. Ed avrei anche qualche idea su due grattacieli d'autore, cittadini di quella piccola metropoli.


Wednesday, April 1, 2009

stasera

ho visto due ragazze che si baciavano in vetrina [sono provinciale, eh si] e un po' gi gente che mangiava gli spaghettini pomodoro e basilico di Bianca. voglio vivere sopra al Von.

Thursday, March 26, 2009

Where to be

Al Von, bevendo e guardandosi attorno. Ordinando a Giorgio gli straccetti di manzo dalla vicina Bianca. Lui te li porta li' al banco. Funziona anche la contrario: ti puoi sedere da Bianca e ordinare da bere al Von.
Von Bianca, where to be [chi sa sa].

Sunday, March 22, 2009

Zio per la terza volta

Il primo giorno di primavera, molto presto, e' arrivata anche Sofia.
Sembra che sia bellissima, aspetto le foto ma mi fido degli occhi della mia meta'.
Un giorno prima dei 37 di Looka [auguri], per la cronaca.

Cheers


Tuesday, March 17, 2009

Parigi si ripensa

mentre molte citta' alla scala metropolitana rinunciano a pensare al proprio futuro - per motivi diversi - nascondendosi dietro l'alibi dell'impossibilita' del pianificare i tempi lunghi a la scala territoriale, Parigi prova a ripensarsi. E lo ha fatto su invito di Sarkozy [accidenti] che ha invitato dieci team di ottimo livello a riflettere e a fare proposte sul futuro della citta' simbolo della francia. Non tutte sono magari condivisibili e alcune stanno sul filo dell'utopia pero' insomma il dibattito e' aperto ed e' di ottimo livello. Ci sara' ovviamente anche una mostra. Qui l'articolo del NYtimes del solito Ouroussoff [*], qui altri dettagli con qualche immagine in piu' [*].
Ecco viene un po' di tristezza a fare i paragoni con il Belpaese, in bilico tra i sogni del ponte sullo stretto e la realta' arrancante della citta' piu' dinamica, Milano. Milano che viene cambiata giorno per giorno dagli interessi particolari dei privati senza mai avere una visione di insieme. Milano sospesa tra i conservatori chic di una identita' perduta e da finti innovatori spesso volgari.
Volendo semplificare forse la differenza sta nelle persone.
Negli anni anni '80 in Francia c'era Mitterand e noi avevamo Craxi, ora loro Sarkozy e noi abbiamo Berlusconi.
La differenza c'e', si sente e si vede.
Purtroppo.

Saturday, March 14, 2009

Man on wire [reloaded]

Dopo aver provato a vederlo svariate volte al BAM (e al Sunshine) quando L.&N. erano ancora qui, dopo averlo visto con netflix, stasera abbiamo rivisto "Man on wire" con un gruppo di amici architetti che organizza simposi in un loft nel Financial district [che non so se avete presente que quartiere il sabato sera .... ed aggiungeteci che c'era pure il St. Patrick's day, ascelle e birre per tutti]. C'era anche il direttore della fotografia del film-documentario, Igor Martinovic, che alla fine si e' fermato a raccontare un po' del film rispondendo a tutte le domande.
Tipo molto simpatico e con piedi per terra (e moglie architetto), gia' incontrato in altre occasioni.
Beh il documentario e' bello e poetico come hanno scritto tutti e soprattutto con un gran ritmo.
La constatazione che mi e' rimasta in gola e' che un progetto mediocre come il World Trade Center di NYC ha raggiunto uno status mitico grazie a due ossessioni altrui: quelle di Philippe Petit e quella di al-Qaida.
Cosi' per dire, ovviamente con leggerezza.

La casetta di Venturi [continua]


Dal sito del New York Times lo slide show [*].
Aspettiamo ansiosi il reportage di Repubblca sulle casone di Gregotti trasportate lungo il Naviglio, condito dalle solite analisi su presunta superiorita' intellettuale dell'architetto progressista italiano e sulla difesa del luogo come contesto storico-geografico da interpretare contro la volgare minaccia globalista.

Friday, March 13, 2009

La casetta di Robert Venturi

Rob Bennett for The New York Times
Beh insomma una bella storia. Solo a New York [*].
Ma voi ve la vedete una casa di Gregotti salvata dalla demolizione e trasportata lungo il naviglio?
[gia' salvarla, voglio dire ... ce ne vuole]

Saturday, March 7, 2009

avantindre'

avanti e indietro. due giorni a Milano che sembrava blade runner.
10-12 ore al giorno in cantiere. in mezzo una cena coi miei e con il fratellone sulle sue [il bourbon aiutera'], una da nicola e un g&t al baretto del baglioni con G&G [altro che gli altri due]. mi sa che diventera' una tradizione anche perche' si puo' fumare al baretto.
intanto e' anche arrivata Emma.
mi piacerebbe trasportare qui un po' di persone, oppure trasportare la' questa citta'.
che quando torni e' sempre uno spettacolo; senti sempre l'entusiasmo di far parte di questo enorme grumo di energia urbana. e ti incammini verso i tuoi posti per ri-sintonizzarti. noi si va all'Izakaya, kirin e yakitori e seppie, poi si cammina giu' sulla Bowery.
i weekend stan tornando ad essere un po' folli, sara' la recessione.
tornano anche i martini. insomma sembra quasi un nuovo inizio.
d'altronde e' un anno dispari e un'idea io ce l'avrei anche.





Saturday, February 21, 2009

Weekend - get started



Allora dopo una settimana di cene strampalate [tra i quali segnalo quella con vicini di casa artisti, con i quali ci si vedeva dalle finestre di fronte, simenonianamente (?) ... con storie assai lontane dalle realta' piccolo-medio-alto borghese sulle quali ci stiamo tutti appiattendo, salvo poi scoprire che il giocattolo e' rotto. Tipo vivere a NYC dipingendo con due pensioni in Italia dalle Poste e per infermita' mentale], drinks di lavoro [alla Boffi], il compleanno di J. con I. dj nel coolissimo Tokyo Bar, cena brasiliana caipirinha-carnazza con J. e K. per festeggiare la sua mega promozione ... arriva il solito Sabato mattina per ri-sintonizzarsi col mondo. Caffe' a local, focaccia, prosciutto [oggi da Pino's si e' parlato finalmente italiano], FT weekend.
Ecco leggendo a colazione la storia di tal Isabella de Sabata mi son girate le balle [anche leggendo the Fast lane, ma questo merita un post assai piu' lungo e meditato]. Cioe' questa nipote del leggendario direttore d'orchestra, compositore e direttore artistico della Scala dice che se ne e' andata dall'Italia perche' per fare quello che le piaceva si sarebbe dovuta iscrivere al partito comunista o a quello socialista. Altimenti non lavorava.
Cosa le piaceva fare? Lavorare in una casa discografica.
Ma va.
E allora e' andata spedita alla Deutsche Grammophon.
Tutta da sola eh. Incredibile. A volte, dico, le coincidenze.

Saturday, February 14, 2009

Valentine's day


Per Boda

costoletta d'agnello [Lambchop]

eccolo alla sempre bella Bowery Ballroom [*]. Gran concerto e lui che tipo [anche due chiacchiere sul marciapiede mentre si fumava ovviamente la centesima Camel]. Ennesima dimostrazione che il Texas produce o cose pessime o cose ottime, niente noiose vie di mezzo.
Sempre grazie a Panpot per avermi donato quel Cd con gli Mp3 di "Is a woman" in quel giorno lontano del 2002 ....
Qui il sito della band [*]

Sunday, February 8, 2009

wonderful city


Alzarsi il sabato mattina e andare a correre sul fiume [si la settimana e' stata intensa], poi indugiare in Sullivan Street con il caffe' di Local [*] ... un bel posto con una bella storia e che ha iniziato con una foto di Obama sulla parete in mattoni e adesso mostra le foto di tutti i membri del suo staff con tanto di mappa who is who. Andare poi giu' fino a Grandaisy per comprare la focaccia fermandosi all'edicola per FT weekend e The Guardian. Risalire -siamo sempre su Sullivan- per fermarsi da Pino il macellaio [*] per acquistare il prosciutto stile Parigi. Ultima tappa da Raffetto's giusto per comprare la dose settimanale di gnocchi.
Colazione a casa con focaccia e prosciutto, radio e giornali.
Commissione a Midtown: recapitare un pacchetto in un ristorante italiano [altra storia che varra' la pena raccontare] ... F. "fiuta" l'aria e suggerisce la meta per dare un senso la viaggio: Christie's [e che location: 50 Rockfeller Plaza]. C'e' la mostra della Constantiner Collection Part II, le famose foto di Marylin [ma anche quella di Madonna nel '79, quando portava la "pelliccia"]. Ne scopriamo di bellissime anche tra le meno famose, che verrebbe voglia di fare un'offerta. Le mie due preferite son le foto di questo post, le altre le trovate qui [*].



PS per grosrat: sempre da christie's ma a Parigi c'e' in mostra tutto quello che era nell'appartamento-museo di YSL ... L'asta e' fine Febbraio perlatro, se ti avanza qualche euro.

Wednesday, February 4, 2009

Recessione ....

Alcuni segnali da NYC:

- la fila da Trader's Joe al Sabato [coda fuori dal supermercato per entrare e poi dentro coda infinita per pagare tra i reparti con tanto di omino con cartello "line starts here"]
- le ragazze che camminano durante il weekend senza le consuete 3-4 borse di scarpe-accessori-vestiti. camminano ancora, ma senza borse
- i ristoranti senza coda per sedersi e con cene a prezzo fisso da 20$
- in studio tutti mangiano davanti al monitor con la "schiscetta"
- tutti lavorano come bestie e in silenzio
- si prende il taxi con estrema facilita'
- la percentuale di amici e conoscenti licenziati aumenta di giorno in giorno
- le leggende metropolitane sul numero di licenziati si moltiplicano
- prima per avere un contratto per il cellulare o per il cable c'era il deposito e si era legati per due anni minimo: ora non non c'e' il deposito e si puo' chiudere il contratto dopo due settimane
- si va sempre piu' spesso a casa di amici
- si beve meno champagne

Tornano alla mente le parole del carissimo maestro:

Alla fine della baldoria c'era nell' aria un silenzio strano,
qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano;
alle sfilate degli stilisti si trasgrediva con meno allegria
ed in quei visi sazi e stravisti pulsava un' ombra di malattia.
Un artigiano di scoop forzati scrisse che Weimar già si scorgeva
e fra biscotti sponsorizzati videro un anchorman che piangeva
e poi la nebbia discese a banchi ed il barometro segnò tempesta,
ci risvegliammo più vecchi e stanchi, amaro in bocca, cerchio alla testa...

Il mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male
che la festa era ormai finita e ormai lontano il carnevale
e proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio
ruttando austeri: "Ci vuol pazienza! Siempre adelante ma con juicio!"
E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell' Ipocrisia
perchè una mano lavasse l' altra, tutti colpevoli e così sia!
E minacciosi ed un po' pregando, incenso sparsero al loro Dio,
sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io...

I LEGO N.Y.


Ne avevamo gia' parlato per i fighissimi diagrammi sui post-it.
Adesso torna con una serie di assemblaggi di Lego a tema NYC.
Qui sul NYTIMES [*]
Lui e' Christoph Niemann, e' un illustratore e adesso vive a Berlino. Il suo sito e' questo [*]

Thursday, January 29, 2009

Partire col piede giusto

Dal NYT:

WASHINGTON —
President Obama fired a warning shot at Wall Street on Thursday, branding bankers “shameful” for giving themselves $18.4 billion in bonuses as the economy was spinning out of control and the government was spending billions to bail out many of the nation’s most prominent financial firms.

Qui l'articolo completo [*]

Ripreso anche dal Corsera on line [*]

Wednesday, January 28, 2009

Ossessioni [ho perso il conto]


Tutti quelli che mi conoscono sanno della mia moderata passione per Simenon. Ieri sul Corsera On line trovo questo bell'articolo di J. Banville su di lui e sul suo "Cuore nero" [la sua anima "noir" insomma] [*]. Ne abbiamo parlato negli stessi termini tra amici decine di volte e si potrebbero scegliere anche molti altri esempi, oltre a quelli citati nell'articolo. Digressione. Lo stesso articolo e' vecchiotto, e' infatti uscito qui piu' di sei mesi fa [*], il giorno prima del mio compleanno per la cronaca. Mah.
Comunque quando leggo frasi come questa son contanto di aver fatto ancora una volta la scorta solo poche settimane fa:
“Scoprire un nuovo mondo, nuove persone, nuovi suoni e odori, nuovi pensieri, nuovi sentimenti, un mondo frenetico, formicolante, che non aveva a che fare con le gesta epiche e tragiche della letteratura, un mondo pieno di tutti i dettagli misteriosi e banali che non si trovano nei libri – il soffio di aria fredda in un lurido cortile, il vagabondo all’angolo di una strada, un negozio che rimane aperto a lungo dopo che tutti gli altri hanno chiuso, un ragazzo impaziente e nervoso che aspetta tutto agitato fuori del negozio di un orologiaio l’amico che lo condurrà verso un futuro nuovo e sconosciuto”.