Friday, February 22, 2008

Grosrat was here

visita veloce - ma non troppo - di Grosrat, causa impegni di lavoro nella Mela.
un bel weekend lungo con molte facce.
si dicuteva con F. di quanto in fondo sia strano ritrovarsi su sentieri comuni con chi frequenta certi ambienti ...
in sintesi il complimento che esce spontaneo per G. e' quello di non essere cambiato se non in meglio.
mica roba da tutti.
lui direbbe chapeau.

un appunto pero' glielo si puo' ancora fare, dando cosi' manforte ad A.: diamoci un taglio con questo look falso-culanza [cazzo quei jeans sembrano delle calzamaglie].

Thursday, February 21, 2008

Foto, fotografi e barricate



siccome e' capitato di parlare di foto lo scorso weekend e tutti sembrano conoscere e ammirare peruviani alla moda che fotografano starlette e celebrities [oltraggio, oltraggio], con l'eccezione del sottoscritto [impegnato in altri sentieri che non sono quelli del fashion-advertising-cool world. lo snobismo ha un prezzo da pagare ed io lo pago] qui mi prendo la briga di dire la mia.
ci sarebbe da spendere qualche parola sulla sindrome "Luna Rossa" [cosi' definita sempre e solo dal sottoscritto] che colpisce un po' tutti nella grande Mela [forse un po' ovunque va detto], New Yorker adottivi e di lunga data o presunti tali.
sara' frutto del bombardamento mediatico, sara' il cazzo [vale sempre, forse influenzato dalle visite a Babeland] ma di tanto in tanto arrivano i tormentoni. esattamente come sui giornali arrivano nelle teste degli individui. la spazzatura a Napoli e via servizi sulla spazzatura fino a Sidney [Ciao A. e' stato un piacere rivedersi] con argomentazioni tecniche a non finire. arrivano i giants al superbowl e diventiamo tutti tecnici di football. il mondiale di rugby ed eccoci a parlarne da consumati intenditori.
insomma il meccanismo e' quello che voi tutti ricordate: gente con gli occhi da pazzi che ti parlavano al caffe' del vento della regata andata in onda la notte prima.
questo apparentemente non c'azzecca [ahi Di Pietro, siam sicuri di volerlo assieme al PD?] un cazzo con le foto pero' a mio modesto avviso insomma c'e' modo e modo di accostarsi alle cose.
cavalcare l'onda, stare nella scia del vento [Deleuze?] o capirne la direzione.
io provo a capire la direzione, molto spesso sbagliando, per cercare nuove traiettorie che sono mie e che altrettanto spesso non portano a niente.
Tutto questo per dire che se dovessi suggerire tre fotografi ai quali dedicare un po' di tempo suggerirei questi tre: Peter Sutherland [*], del quale ho appeso in casa un bellissimo regalo di nozze [grazie P., e mica solo per questo], in particolare la serie dei deers, Robert Yager [*], in particolare la serie delle gang, e infine - per deformazione professionale - Fernando Guerra [*] del quale consiglio la sequenza animata delle foto alla piscina di Siza in Barcellona.
Insomma, dall'altra parte della barricata, per capirci.
As usual, ci proviamo.

Luoghi comuni a Manhattan

- il mio appartamento ha moltissima luce naturale
- il mio appartamento ha molti armadi
- il mio building ha 32 doorman
- il mio appartamento e' silenzioso
- la mia zona mi piace moltissimo, e' la piu' figa
- il mio schermo piatto e' piccolo ma fra poco ne compro uno grande
- e' da un po' che non vado al P.S.1 (dall'ultimo party ci scommetto) ma ci sono sempre cose interessanti
- New York e' cosi' provinciale talvolta
- viaggio molto per lavoro
- vado in vacanza con le miglia dei miei viaggi per lavoro
- l'Europa e' troppo cara
- l'Italia sembra il Sudamerica
- Brooklyn sta cambiando
- Brooklyn e' lontanissima
- Brooklyn e' vicinissima
- Non si puo' mangiare fuori tutte le sere
- Mangiare in casa e' piu' sano e si risparmia
- I vini californiani non sono male ma preferisco quelli europei o gli australiani, al limite
- Devo ancora decidere come spendere il mio bonus
- Ti ho gia' detto che son stato promosso e che mi hanno dato l'aumento?
- Non hai ancora fatto Netflix? Ma guarda che e' una figata!
- Io al mattino vado in palestra
- Io in pausa pranzo vado in palestra
- Io dopo il lavoro vado in palestra
- Io faccio la spesa da Wholefood, Freshdirect e' diventato troppo caro
- da Trader's Joe si risparmia davvero
- A New York nessuno parla di futuro
- E' molto difficile formare una famiglia qui
- E' dura per i bambini
- Ci sono molti cani pero' tutti puliscono la cacca sul marciapiede, non come in ...
- Io amooo gli animali ma poi quando vai in vacanza come fai?
- Sto cercando un bedroom da comprare
- ah quel fotografo
- ho trovato un ristorante che fa italiano autentico e non costa troppo
- Bisognerebbe sempre bere champagne

Ma andate a cagare sulle ortiche, va.

Thursday, February 14, 2008

Padova, Italia e la lezione di New York

Oggi ho ricevuto una grande lezione di stile.Da uno dei piu' grandi architetti viventi e lo dico senza esagerazione alcuna.Intelligenza liquida e forza della ragione.
I verdetti sono da accettare sempre e rivelano un atteggiamento culturale.Che e' da capire e poi da combattere alla prossima occasione.
Per questo ho rimosso i post precedenti sul Concorso Internazionale di Padova.
Troppo livorosi, troppo rancorosi.
Non bisogna scendere nella contesa all'italiana screditando il lavoro di altri come fa qualche famoso architetto presunto progressista sui giornali amici e chiedendo poi ai camerieri di turno di fare altrettanto.

Noi abbiamo stile, noi siamo diversi, noi siamo migliori.
E ne vedremo delle belle, presto.

Sunday, February 10, 2008

Se Abitare e' come GQ

Son tornato dalla tappa nel Belpaese con alcuni souvenir[s].
Oltre ai porcini secchi della mamma, intendo.
Oltre ai gadeget della mamma di F.
Oltre agli omaggi di G [in salsa francese], rimarco.
Beh insomma un po' di libri e riviste.
Capitolo riviste: Abitare.
La direzione di Stefano Boeri si fa sentire.
Mentre lui ramazza incarichi un po' ovunque con progetti perlomeno mediocri [su tutti, la torre all'Isola al posto della Stecca degli Artigiani. E Rocco Tanica come mai non ha cantato come per gli alberi sfigati dell'ex-vivaio di via Gioia? E Michele Sacerdoti e la sua retorica dove son finiti? E Iabella Bossi Fredigrotti -che dir si voglia-? e Bertolino? e la sinistra chic milanese? E la Milly Moratti in biciletta dove cazzo e'? Cioe' spiegatemi pseudo intellettuali beceri e ignoranti da salotto milanese: l'ex-vivaio privato va difeso invece il parco pubblico - pubblico, leggete bene, microcefali- con la stecca occupata piena di iniziative no???? Ok, sfogo finito], Abitare perde le sue radici [buone] per approdare la "boerismo".
Invece di progetti e architettura, filosofi e scrittori e pippe sul nuovo ordine mondiale.
Compiti in classe, materiali da archivio impoleverati e due piante, al masismo una sezione.
Sul nuovo numero primo servizio del sommario in copertina: Le chitarre di Lambrate di Lou Reed.
Ma avete letto bene?
Uno compra Abitare e questo si fa la solita pippa. Gli architetti ormai devono sapere anche la rava e la fava, il mondo non ha confini, le discipline non hanno piu' confini etc etc.
E le poche case pubblicate devono essere visti dalle donne delle pulizie, dagli idraulici, dai giardinieri altrimenti i seguaci si annoiano.
Per la cronaca la stessa notizia delle chitarre di Lou Reed e' su GQ dello stesso mese.

E allora, per quel che vale, lo scrivo qui per Stefano Boeri.
Tutte le notiziole che ci propini, prima a Domus e poi ad Abitare, dalle biciclette terzomondiste alle chitarre di Lambrate, noi le leggiamo gia' su GQ, su Monocle, sul New Yorker, su Theme, sui quotidiani e sul web. Non c'e' bisogno che ce le riscaldi tu.
Quindi basta pippe e mollaci qualche pianta, qualche sezione e qualche prospetto.
Possibilmente non tutti dell'ultimo [brutto] progetto di OMA.
E amici come prima, senza rancore alcuno.

Capitolo libri: a data da destinarsi. Segnalo due ottimi libriccini di Vacchini e De Lucchi. Due gioiellinidi due architetti che parlano di architettura. Ne parleremo, magari anche da un'altra parte.

Friday, February 8, 2008

2001 a space odyssey [1968]

grazie a F. [sempre e comunque] ieri sera ci siamo [ri]visti quel capolavoro di quel geniaccio folle di Stanley Kubrick.
a differenza di quando lo guardai a spizzichi e bocconi da adolescente brufoloso e pretenzioso l'ho guardato con attenzione rimanendo letteralemnte a bocca aperta.
Alcune sequenze sono una miscela geniale di immagini in movimento e musica che andrebbero proiettate nei musei di arte contemporanea.
Se e' vero come dice P. che e' in qualche modo commovente e ingenuo il modo di guardare al futuro nei suoi aspetti tecnologici [era 40 anni fa, comunque. Voglio dire, mica facie eh] e' pur vero che quegli aspetti diventano secondari a mio avviso rispetto al taglio scelto dal genio.
Cioe' questo qui arriva a spara il capolavoro nel genere fantascienza dicendoci che alla fine l'odissea nello spazio e quindi la fantascienza stessa non e' altro che un viaggio dentro noi stessi. L'Ulisse omerico e' ancora li' a dettare la strada in filigrana.

Ovviamente appena finito il film, inebetito anche dallo shock estetico, non avevo capito nulla ... ci ha pensato F. a spiegarmi le cose come accade spesso. Ed ancora stordito mi piace lasciar vagare pensieri pigri in quel mix visionario di psicadelia e umanesimo che sembrava fantascienza.

Tuesday, February 5, 2008

Back

Mese pieno in tutti i sensi, appena tornato in the city.
Concorso -sempre sfiancante- consegnato a Padova, passaggio in famiglia e amici (piccola citta', bastardo posto) e tappa a Milano.
Nei giorni precedenti molto stress e molto lavoro. Tappa divertente deo gorni precedenti: "I'm not there" al Cineforum che consiglio nonostante i dubbi di Looka. La scelta di tratteggiare il ritratto di Dylan usando personaggi diversi rende parecchio giustizia alla contradittoria e caleidoscopica personalita' del menestrello. Blanchette divina.
Nel mentre in Italy si e' senza governo e il tentativo Marini e' fallito. Quindi si va alle elezioni con questa -orrenda legge elettorale- perche' l'obiettivo del governo istituzional abruzzese era appunto di fare la nuova legge elettorale.
E' dal '94 che sento parlare di riforma elettorale e di sistemi francese-tedesco-danese e chissa'-il-cazzo.
E' dal '94 che sento parlare di conflitto di interessi.
Il centrosinistra ha alternato quattro governi (Prodi-D'Alema-Amato-Prodi) se non sbaglio e non e' riuscita a fare una cazzo di riforma elettorale e una legge sul conflitto di interessi.
Risultato: si torna a votare col berluska con a disposizione le sue solite armi di propaganda e con una legge che favorisce i ricatti dei vari Mastella-Pecoraro Scanio e altri scarti umani (per stare dalla parte "nobile" della frattaglia).
Ancora, dopo 14 anni.
E dopo altri due anni di governo si invoca l'emergenza del governo istituzionale per fare la riforma.
Qualcosa mi sfugge.
Spero che almeno questo porti il PD a correre da solo.
Altre considerazioni.
Arrivare in Stazione Centrale a Milano mette infinita tristezza.
Ma la chicca di questo giro arriva da Malpensa, al controllo passaporti:
- ehi ma lei non ha il bollo
- ch bollo?
- la tassa sul passaporto
- e da quando c'e'?
- da sempre, ma lei non l'ha mai fatta ...
- eh sa vivo all'estero
- ma lei e' andato in tanti posti diversi ..
- si e nessuno mi ha mai chiesto il bollo
- le tengo qui la carta di imbarco e vada a comprare il bollo
- dove?
- li' avanti in tabaccheria, 40 Euro
- eh porca madonna (sottovoce)
- come?
- niente, vado e torno

...

- eccoci qui con il mio bel bollo, la tassa sul passaporto
- ecco bene
- secondo lei siamo gli unici noi italiani a tassare i viaggi?
- senta, non lo so
- era cosi per dire
- e comunque lei ha sanato la sua posizione solo per quest'anno
- come scusi?
- eh puo' incorrere in una ammenda per gli anni precedenti
- sta scherzando
- no, non scherzo
- siete pazzi, ci mancherebbe
- come?
- niente, arrivederci
- buon viaggio