Tuesday, March 17, 2009

Parigi si ripensa

mentre molte citta' alla scala metropolitana rinunciano a pensare al proprio futuro - per motivi diversi - nascondendosi dietro l'alibi dell'impossibilita' del pianificare i tempi lunghi a la scala territoriale, Parigi prova a ripensarsi. E lo ha fatto su invito di Sarkozy [accidenti] che ha invitato dieci team di ottimo livello a riflettere e a fare proposte sul futuro della citta' simbolo della francia. Non tutte sono magari condivisibili e alcune stanno sul filo dell'utopia pero' insomma il dibattito e' aperto ed e' di ottimo livello. Ci sara' ovviamente anche una mostra. Qui l'articolo del NYtimes del solito Ouroussoff [*], qui altri dettagli con qualche immagine in piu' [*].
Ecco viene un po' di tristezza a fare i paragoni con il Belpaese, in bilico tra i sogni del ponte sullo stretto e la realta' arrancante della citta' piu' dinamica, Milano. Milano che viene cambiata giorno per giorno dagli interessi particolari dei privati senza mai avere una visione di insieme. Milano sospesa tra i conservatori chic di una identita' perduta e da finti innovatori spesso volgari.
Volendo semplificare forse la differenza sta nelle persone.
Negli anni anni '80 in Francia c'era Mitterand e noi avevamo Craxi, ora loro Sarkozy e noi abbiamo Berlusconi.
La differenza c'e', si sente e si vede.
Purtroppo.

2 comments:

Anonymous said...

tutto vero...purtroppo...
ormai il distacco è netto:
forse il vero problema è che un presidente francese, qualunque sia il suo colore, è il presidente di uno stato...
...un presidente italiano, anzi il presidente italiano, pensa di essere il capo di una grossa azienda, che si chiami Italia o Mediaset è uguale, per cui conta di più dare il via libera agli abusi edilizi di ogni genere e tipo (e in Italia il catalogo può essere esteso) per rilanciare le imprese di costruzione (tra cui quelle sue e del fratello) piuttosto che pensare di programmare uno sviluppo intelligente delle città e del territorio fatto magari da menti di un certo tipo e non dal geom. bianchi di turno, o rossi o verdi, per intenderci...
scusa teo, ma batti su un nervo scoperto! in più tu sei là, io sono qui...
capirò se non vuoi pubblicare questo post...
have a good day!
tate

achab said...

ciao tate, i agree!

perche' mai dovrei cancellare il tuo commento?

baci