Sunday, June 7, 2009

Appigli [cit.]

“Quale antenato parla in me? Io non riesco a essere una sola persona. Sono capace di sentirmi un’infinità di cose contemporaneamente. Il male del nostro tempo è che non ci sono più grandi maestri. La strada del nostro cuore è coperta d’ombra. Bisogna ascoltare le voci che sembrano inutili. Bisogna riempire gli occhi e le orecchie di cose che siano all’inizio di un grande sogno. Qualcuno deve gridare che costruiremo le Piramidi, non importa se poi non le costruiremo. Bisogna alimentare il desiderio. Dobbiamo tirare l’anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito”.

Parole di Tonino Guerra, scritte per Nostalghia di Andreij Tarkovskij.
Imparate da Giu Genna

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