Allora dopo una settimana di cene strampalate [tra i quali segnalo quella con vicini di casa artisti, con i quali ci si vedeva dalle finestre di fronte, simenonianamente (?) ... con storie assai lontane dalle realta' piccolo-medio-alto borghese sulle quali ci stiamo tutti appiattendo, salvo poi scoprire che il giocattolo e' rotto. Tipo vivere a NYC dipingendo con due pensioni in Italia dalle Poste e per infermita' mentale], drinks di lavoro [alla Boffi], il compleanno di J. con I. dj nel coolissimo Tokyo Bar, cena brasiliana caipirinha-carnazza con J. e K. per festeggiare la sua mega promozione ... arriva il solito Sabato mattina per ri-sintonizzarsi col mondo. Caffe' a local, focaccia, prosciutto [oggi da Pino's si e' parlato finalmente italiano], FT weekend.
Cosa le piaceva fare? Lavorare in una casa discografica.
Ma va.
E allora e' andata spedita alla Deutsche Grammophon.
Tutta da sola eh. Incredibile. A volte, dico, le coincidenze.
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