Wednesday, May 21, 2008

Son sempre i migliori quelli che se ne vanno

Anche il Florent chiude, dopo 23 anni. Si arrivo tardi, la voce girava. Qui la notizia su Curbed [*] e qui il bell'articolo sul NYTimes [*].
Lascia probabilmente spazio all'ennesimo bar cool per gente in bamba con l'i-phone e il 1 bedroom nel luxury condo [possibilmente vetrato]. Dove potranno vantarsi del loro bonus annuale e delle vacanze e del costoso niente che li circonda.
Quelle pareti hanno un po' di aneddoti da raccontare ... anch'io nel piccolo ci ho passato diverse serate/nottate a riconoscere citta' nelle mappe appese alle pareti, a orari discutibili ovviamente.
Ci ricordo una bella cena con il Corvo e A.
Ma il ricordo piu' bello sono i miei che battono il tempo ai camerieri mentre ballano sul bancone alle due del mattino.
Va be', abbiamo tempo sino al 29 giugno.
Poi starbucks o finta enoteca italiana per sfigati con i verdoni.

Sunday, May 11, 2008

Caos (non calmo)




un po' sulle ginocchia dopo 4 settimane a zonzo. al di qui e al di li' dell'oceano. molte riflessioni che ronzano e che non sono ancora sedimentate come dovrebbero. andando a braccio ma proprio a braccio [random direbbe doug, o shuffle direbbe l'i-pod] direi che tutto le volte che vado a milano vengo preso dal rammarico per le occasioni mancate, per la non cura degli spazi pubblici, per una citta' [la piu' moderna che abbiamo] che denota un ritardo di maturita' a tutti i livelli [in primis della classe dirigente ma anche dei cittadini]. tutte le volte che invece vado a madrid intravedo un progetto di una societa' aperta, dinamica, coraggiosa che riesce a coniugare passato-memoria-tradizione con futuro-visione-innovazione. tre musei realizzati in pochi anni [due addizioni e un restauro], 4 torri da 250 metri, decine di quartieri residenziali, infrastrutture, spazi pubblici curati e godibili. mantenendo vive le tradizioni che contano come la corrida [le rughe dei vecchi i semi di zucca, i cuscini in pelle consunta, la tensione e la violenza, la morte. nella corrida ci sono molte cose. non tiratemi fuori menate da verdi, please]. apertura alle professionalita' internazionali e credito alle giovani leve che crescono grazie a questo confronto [vedere gli architetti e la composizione del governo Zapatero, ma anche tante aziende private].
in mezzo un viaggio upstate a visitare un parco di sculture che parla di una new york diversa da quella di sex and the city e delle foto in bianco e nero degli sturbucks.

mi verrebbe da dire che ci manca spesso la visione, il coraggio di fare delle scelte, anche a livello personale. liquidiamo alla svelta cose che potrebbero tornare utili e ci tiriamo dietro cose inutili.
per dire. a mente fredda. a un pd qualsiasi ... ma voi siete sicuri che sia piu' utile un rutelli di un martelli?
il pd a volte mi sembra una metafora dell'italia stessa.
L'italia e' un paese che e' passato alla tragica spensieratezza della postmodernita' senza passare dalla modernita' [e qui cito in un colpo solo due maestri, SC e PPP] cosi' come il pd sembra voler passare all'esperienza del partito leggero sul modello americano senza essere passato veramente attraverso il socialismo.
[e per piacere adesso non ditemi che in italia il socialismo era ed e' craxi e boselli].
random, random ... ma ve lo avevo detto.
a chiudere: ma secondo voi almeno rutelli ce lo siamo levati dai coglioni o no?

e adesso un martini please. che tutte ste cose devono sedimentare e mi aspettano due mesi complicati sul lavoro, spero con qualche soddisfazione.

Saturday, May 3, 2008

10 anni dopo [10 years later]

stamattina ho ricevuto una email da M. che conteneva oltre che delle belle parole questa vignetta. La feci nell'estate del 1998, probabilmente all'ex-Macello dove ci si trovava a bere Sambuca col ghiaccio ... dopo i turni in fabbrica.
I magnifici 7 da sinistra a destra: G. (Xyzal), E., V., M., M. (Achab), G. e CA.
Cazzo, dieci anni.
A questo punto chiuderei, in puro clima nostalgia, con il Maestro di allora:

Questa domenica in Settembre non sarebbe pesata così,

l' estate finiva più "nature" vent' anni fa o giù di lì...
Con l' incoscienza dentro al basso ventre e alcuni audaci, in tasca "l'Unità",
la paghi tutta, e a prezzi d' inflazione, quella che chiaman la maturità...


(...)

E quanto son cambiato da allora e l'eskimo che conoscevi tu
lo porta addosso mio fratello ancora e tu lo porteresti e non puoi più,
bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà:
tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent' anni fa!