Sunday, December 7, 2008
4 cosette su Obama scritte cosi’ di getto e piene di parentesi [3/4]
Tuesday, November 18, 2008
Interludio - Japan Obsession
4 cosette su Obama scritte cosi’ di getto e piene di parentesi [2/4]
Saturday, November 15, 2008
Interludio - Tokyo Bar
Se avessi letto Monocle l'avrei scoperto anche da solo [*].
Posto notevole e ottimo Menu.
Website cool e challenging [*]
Saturday, November 8, 2008
4 cosette su Obama scritte cosi’ di getto e piene di parentesi [1/4]
Che, devo ammettere, non e’ male. Pero’ in quel periodo io [noi] ero qui a NYC, e precisamente a Gennaio 2005 [cazzo, un mese di differenza] mi ero ritrovato con la mia dolce meta’ ad una cena un po’ improbabile nella parte figa del Greenwich Village a casa di una collega; il marito della collega dopo svariati Jim Beam [*] on the rocks [Panpot e Xyzal ricorderanno qualcosa di simile … prima della mia confessione di matrimonio in vista] si era rivelato un fervente democratico –oltre che un architetto discutibile, nonostante il successo professionale che riscuoteva [q sfiorata] al tempo- e aveva detto la sua con sguardo rivolto verso l’infinito: il prossimo presidente sara’ afro-americano ed il suo nome e’ Barack Obama … e’ il candidate giusto … e’ l’unico che ha una visione [vision] e ha appena fatto un discorso indimenticabile. Io della serata ho anche una prova materiale: un ombrello rosso. Che ho rubato dal mazzo degli ombrelli dei convenuti alla fine
Wednesday, November 5, 2008
Yes, we made it
dedicato a tutti quelli che non ci credevano e che adesso "ci ho ho sempre creduto" (si, ci sono anche qui);
dedicato a chi non avuto coraggio, a tutti i cacadubbi, a tutti gli scaramantici, a tutti quelli che "alla fine un nero non lo votano ma si vergognano a dirlo nei sondaggi";
dedicato a quelli che erano per Hillary e che "paura il fattore Clinton che pesera' un casino sulle lezioni";
dedicato a quelli che "questa crisi favorsice Mc Cain" e tutti quelli che si improvvisano analisti e a tutti gli analisti seri.
Dedicato a tutti i gironalisti del Foglio, in particolare ad uno ma nessuno si senta escluso;
dedicato a quelli che "la mossa Sarah Palin e' azzeccata mentre Obama doveva mettere Hillary e non Biden".
A quelli che l"Ohio e' decisivo, etc etc"
Alla fine e' la solita vittoria di chi vuol provare a cambiare un po' le cose, di chi ci crede, di chi si lancia.
E' la vittoria di chi non ha paura, nemmeno di vincere.
E ora lasciamo spazio ai fiumi di retorica della stampa ufficiale.
Ma stanotte no che qui si respira un'aria, ma un'aria che e' buona davvero.
Sunday, November 2, 2008
A very, very long week
Una settimana lunga e corta allo stesso tempo. Intensa. Il corvo in visita con P. & C., Martini e bistecche, hamburger, chiacchiere e passeggiate di notte. Due o tre stagioni in una settimana: pioggia, vento, freddo, sole, caldo e poi ancora freddo.
Un bel dono: un gran libro
Peccato, ci voleva piu’ tempo.
Lavoro intenso con novita’ nella struttura dello studio, ancora ufficiose ma in procinto di diventare ufficiali. Se uno volesse correre guardandosi i piedi sarebbero anche positive. Se uno pero’ guarda avanti potrebbero anche essere un bel boomerang.
Ci pensero’.
E’ arrivato pure un weekend con una pazza Halloween night che cadeva di venerdi’ e per la quale la citta’ e’ letteralmente impazzita. Noi ci siamo rintanati dagli IO alla vigilia della loro –ennesima- partenza per le terre d’oriente. Siamo poi finiti intorno ad una hot-pot cinese su
Sabato con spesa con cena tra bloggers vista la presenza a in citta’ di Settore e Doug per la Maratona. Due belle persone (ne parlero’ piu’ largamente su Effettolarsen), in estrema sintesi, con tanto di doni (libro autografato e toscani riserva) per il sottoscritto. E domenica passata ad inseguirli senza risultato. A
Sfinito ho finito il libro di Settore sul divano e ho cucinato i bolliti completo di zampini di maiale. Brodo con simil-anolini e un po’ di manzo.
Salgo sul tetto per un toscano riserva per chiudere.
E nelle finestre di fronte, vedo la coppia di vicini un tempo perfetti dirimpettai.
Lui e’ nudo e lei in mutande. Poi esce dal bagno un terzo personaggio, maschio. Nudo anch’esso. Mica giovani, eh.
E la coppia cucina e lui cazzeggia, dopodiche’ si siedono a tavola tranquilli, due nudi e lei in mutande.
Io finisco il toscano e penso quanto sono ancora provinciale … o anche no.
Sunday, October 26, 2008
Home sweet home
li' dove ci siamo sposati tra le dolci colline e con quell'aria quasi di mare pettinata dai castagni [cit.].
con il fratellone a spadellare e i nipotini intorno a sgambettare felici.
La cena dei bolliti in quel di Cremona con tutti gli amici.
La bella cena a casa e le incazzature notturne con V.
Il lavoro nella finta metropoli meneghina, con le nottate insonni a leggere Julia di L. con tutte quelle facce conosciute intorno a quel mafioso di Matthew Milani [grazie, anche per il cinema Jolly, che si meritava la citazione].
Il piatto del viaggio che si e' rivelato essere la lingua di vitello cotta a bassa temperatura con scaglie di tartufo bianco e scaglie di grana ad opera di C. [senza nulla togliere al sempre grande N.].
Questo insieme, questi affetti profondi dai contorni difficili da descrivere, mi spinge sempre piu' da queste parti, per ora e per motivi poi difficili da spiegare.
Vorrei insomma riuscire a camminare da solo, o meglio in due, per portarvi un po' in giro; e vorrei portarvi un po' in giro perche' vale la pena conoscervi [conoscerci].
Senza dimenticare che in questo modo avro' sempre qualche storia da raccontarvi, per ripagarvi di tutto.
Wednesday, October 15, 2008
Cool guys/again
Sabato notevole con tappa ad Arthur Avenue nel Bronx [la vera Little Italy di NYC] a mangiare ostriche e vongole sulla strada e a comprare piedini di maiale [... si sono pazzo].
Gran chiusura al New York Botanical Garden a giocare con il grande Henry Moore.
Tuesday, October 14, 2008
New York tips diagrams
[*]
Saturday, October 11, 2008
Tuesday, October 7, 2008
Debate: Blogging Live/7
Anche Mc Cain ha richiamato la sua storia personale e da buon repubblicano ha ricordato che arriveranno tempi difficili e bisogna stare uniti ...
Un dibattito bello e interessante, civile.
E' la democrazia, bellezza.
Mi viene in mente Berlusconi che firma il contratto con gli italiani da Bruno Vespa.
Ma a tutti piace sempre dare lezioni all'America.
Debate: Blogging Live/6
Mi ricorda il primo Bill Clinton.
Go Obama Go!
Debate: Blogging Live/5
Prima volta che lo vedo, per quel poco che conta.
Immagino abbia sentito poca pressione in questi giorni.
La selezione delle domande della platea in studio e di quelle formulate attraverso il sito internet mi sembra un sistema mica male per una democrazia che viene vista dall'Italia sempre con sguardi alquanto critici. Soprattutto se penso che nel Bel Paese non sono riusciti ad organizzare un confronto tra i due candidati nonostante i tentativi disperati e personalistici dei Vespa e dei Mentana o sbaglio?
Mc Cain risale la china sulla Russia.
Un bravo marine.
Debate: Blogging Live/4
Ottimo Obama.
Mc Cain e' un buon repubblicano.
troppo buono.
gatta ci cova.
Debate: Blogging Live/3
Sulla CNN sotto i candidati c'e' un grafico "live" che da l'indice di gradimento delle parole dei due candidati divisi in uomini e donne [altro segno di civilta']; hanno dato una macchinetta ciascuno ad un po' di votanti riuniti in un aula in Ohio [per farla breve] con la quale possono giudicare in diretta le risposte dei candidati. Obama e' costantemente sul segno +, Mc Cain in mezzo con tendenza al -. Se le cose stanno come nei sondaggi ad oggi e Obama vince anche solo in Ohio tra gli stati in bilico e' il nuovo presidente degli Stati Uniti [mano in tasca ...].
Debate: Blogging Live/2
Health Care non e' una responsabilita' individuale come e' sempre stato negli US e come Mc Cain continua a riproporre.
L'Health Care e' un cazzo di diritto, come dice Obama.
Prendere nota anche in Italy, please
Debate: Blogging Live/1
Obama ne propone cinque con il suo green energy system.
Bomba delle 21.46
Mc Cain risponde a suo modo: drill! drill! drill!
Friday, October 3, 2008
Derive
Voglia di casa e di perdizione, il bello della contraddizione.
Boh, domani e' un giorno denso su a Uptown ma le cose importanti succedono prima, ovviamente Downtown. Stiamo a vedere.
Tuesday, September 30, 2008
Yuppies Scum or Yuppies in Eden?
“I worked out heavily at the gym after leaving the office today but the tension has returned, so I do 90 abdominal crunches, 150 push-ups, and then I run in place for twenty minutes while listening to the new Huey Lewis CD. I take a hot shower and afterwards use a new facial scrub by Caswell-Massey and a body wash by Greune, then a body moisturizer by Lubriderm and a Neutrogena facial cream. I debate between two outfits. One is a wool-crêpe suit by Bill Robinson I bought at Saks with this cotton jacquard shirt from Charivari and an Armani tie. Or a wool and cashmere sport coat with blue plaid, a cotton shirt and pleated wool trousers by Alexander Julian, with a polka-dot silk tie by Bill Blass.”
La miglior citazione (Patrick Bateman, il personaggio creato da Ellis).
E mia opinione personale: trattasi di scum; in genere si presentano come portatori insani di BlackBerry o di telefonini futuristici, perennamente afflitti da para-nevrosi pseudolavorative frutto di vite inutili. attaccano solitamente i soggetti sani con discorsi alquanto superficiali su arte, libri, musica, abbigliamento, locali, ristoranti, etc per poi finirli parlando di lavoro, stipendi, benefit, bonus, autocomplimentandosi o autoflegellandosi a seconda delle sfumature del proprio ego.
Soluzione? Il caro vecchio Baygon.
Monday, September 29, 2008
Sunday, September 28, 2008
Capo DJ
Tuesday, September 23, 2008
Somiglianze e tormentoni
Mi e' partita la passione per il tormentone TV del momento. Stasera c'e' il terzo episodio di Fringe ... I primi due li ho visti on-line sul sito di Fox ieri sera [che gli scorsi Martedi' ero fuori; si anche in quel senso probabilmente]. HD via Internet di ottimissima qualita' sul Mac della dolce meta'. Mi sa che la TV e Internet a un certo punto saranno un po' la stessa cosa [poi uno nel 2030 trovera' queste pagine e si scompiscera' dalle risate]. Comunque di questa serie, un incrocio tra Lost e X-Files, le cose geniali sono: le scritte 3D che galleggiano nell'aria per indicarti dove si svolge l'azione [una specia di sublimazione di Google Earth] e gli stacchi con una serie di simboli che sono resi con colori da radiografia. Come in tutte le serie TV c'e' un ritmo allucinante, che talvolta sembra pure esagerato, pero' insomma in meno di un'ora ne succedono di cose. Non come in 24 per intenderci ma ci siamo quasi. Stay tuned.
Sunday, September 21, 2008
Party [and more]
Risveglio con ovvio cerchio alla testa, succo di mela [e' addictive, ne consumiamo ormai litri e litri a settimana] e aspirina.
Oggi colazione sotto casa al V-Bar, molto cool. [*], e molto riposo.
PS 5 settimane senza fumo
Friday, September 19, 2008
Tutto il mondo e' paese
Sent: Friday, September 19, 2008 2:22 PM
To: Dr. JAMES F JOHNSON; Diamond, Marc; Lyon, Michael; Milani, Matteo; Robinson, Nancy; Settles, Howard; Thompson, Jackie; Yan, Annie; amorawski76@yahoo.comSubject:
A teacher in Elmira , New York , who is a McCain supporter,asked her 4th grade class, 'How many of you are McCain fans?'
Not really knowing what a McCain fan is, but wanting to beliked by the teacher, all the kids raised their hands, except for Little Johnny.
The teacher asked Little Johnny why he has decided to be different.
Little Johnny said, 'Because I'm not a McCain fan.'
The teacher asked, 'Why aren't you a McCain fan?'
Johnny said, 'Because I'm a Democrat.'
The teacher asked him why he's a Democrat.
Little Johnny answered, 'Well, my Mom's a Democratand my Dad's a Democrat, so I'm a Democrat.'
Annoyed by this answer, the teacher asked, 'If your mom was a moron and your dad was an idiot, what would that make you?'
With a big smile, Little Johnny replied, 'That would make me a McCain fan.'
Alla fine ci annidiamo dappertutto anche nel mondo corporate.
Ho appena salutato anche la ex-cuoca italiana dello studio, in carozzella, 80 passati, che passa a salutare di tanto in tanto.
Quella che i primi giorni che ero qui mi portava i biscotti di nascosto al desk e l'espresso dopo pranzo, che ero magro magro.
Per la verita' anche la nuova cuoca lo fa, anche lei italiana, ma legge il Post ed e' una gran fan di G.W., motivo per il quale la godo meno.
Monday, September 15, 2008
Classe dirigente al Met
Io e topa con un amica ci presentiamo puntuali.
Vediamo Giuliano Ferrara, Romano Prodi, Angelo Guglielmi e un po' di intellighenzia italiana in trasferta ma soprattutto delle gran cotonate.
Sto diventando anarchico.
Mi danno fastidio fisicamente quasi tutti quelli che rappresentano il potere.
Una risata li seppellira' ma sara' troppo tardi.
Ah, i Veltronis non c'erano, stavano probabilmente comprando la casetta alla figlia che deve studiare cinema nella Grande Mela.
Saturday, September 13, 2008
"petite" things
Abbiamo chiuso qui [*] con un negroni come si deve, poi noi due ce ne siam tornati in centro citta', mentre gli altri han continuato.
Ieri sera eravamo due zombie e ci siam rifugiati al Think coffe [*], grill cheese [piave vecchio, non c'e' solo cheddar] e coffe e tanta voglia di perdersi in quelle interessanti solitudini che ti circondano in quel posto.
Stasera, Moma party.
Wednesday, September 10, 2008
Beh
Nel mentre saltano fuori gli amanti del pittbull con il rossetto (un barboncino con gli stivali?) ed altri problemi tipici delle famiglie reazionarie che lottano per dio e famiglia.
E attenzione a giudicare la frase di Obama su maiali e rossetti che non e' come sembra dai quotidiani italiani ed europei in generale.
Anche se i repubblicani ci ricamano sopra.
Parentesi. In questi giorni New York sembra essere Lisbona ed io son 22 giorni senza tabacco. Vedo doppio, a volte.
Monday, September 1, 2008
The New New York
Pero' intanto quello sopra e' il titolo di un bell'articolo sul FT che trovate qui. [*]
Direi che una accellerazione al fenomeno e' data dall'ultimo progetto di Rem [Koolhaas] giusto a Sud del Madison Square Park.
Primo progetto in via di realizzazione di Rem a New York.
Qui la prima immagine in attesa di capirne di piu' [*].
Inciampo in Rem anche grazie a Francesco Bonami e Flash Art che ne ripropone una intervista [ottima] ad opera sua, appunto, del 1995 che sembra parlare dell'oggi. Il vantaggio di essere radicali: non devi ripetere le stesse cose dieci anni dopo.
Niente link, l'ho letto nell'edizione cartacea e cosi' dovrete fare voi, se ne avrete voglia.
Saturday, August 30, 2008
Obama mania
[Nella prima de il Manifesto c'e' del talento].
Consiglio a tutti di vedersi il discorso di Denver [per chi ha tempo anche qeulli dei Clintons e di Ted Kennedy non sono affatto male].
Qui sul sito del NYT c'e' il video con anche il testo che scorre a lato [*].
Il ragazzo ha un altro passo ed ha visione di gioco.
L'ha capito anche McCain scegliendo il suo vice, una donna.
Ma se giochi in difesa cosi', cercando di rosicchiare qualche elettrice di Hillary, questo ti sbrana.
Vediamo.
Forza Obama
[chissa' come ci ritorna ringalluzzito JFk Veltroni. Ecco sulla versione nostrana del partito democratico un paio di cose molto intelligenti l'ha detta -rumore di tuoni, fulmini e saette- Giuliano Ferrara, qui *]
Thursday, August 28, 2008
Two or three things
Ho preso un caffe' con Luca Sofri che era qui nella mela (scoperto leggendo il suo blog).
Gli ho scritto, mi ha risposto, gli ho riscritto, mi ha risposto.
Ci siam visti il giorno dopo a Soho in pausa pranzo e abbiamo fatto due chiacchiere mentre suo figlio Ludovico si sbafava una tagliata prima e poi un piatto di pasta al pesto.
Devo dire che dal vivo e' proprio simpatico e veloce.
Mi rimane pero' la sensazione che tutta la sinistra radical chic italiana (perche' di questo si tratta, nel bene e nel male) sia bene o male una rete o un club.
Si conoscono tutti. Giornalisti, cantanti, gente di spettacolo, ...
Lui la sera prima era a cena qui nella mela con Lorenzo Cherubini (che sembra che abbia comprato casa qui nella mela, anche perche' si continua a vedere da queste parti e quasi sempre nel Village), con Antonio Monda (che non so se e' di sinistra o no ... so solo che ha una bella storia, una bella biografia quasi d'altri tempi), la figlia di Veltroni (che studia "cinema" qui a quanto pare ... ma va'?), etc...
Non lo so ma in tutto questo c'e' qualche nota stonata.
Una nota quasi da "salotto" ... non vi sembra?
Bell'articolo (al solito a firma di Nicolai Ouroussof) sul NYT sulla (buona) ristrutturazione dell'edificio di Paul Rudolph a Yale e relativa addizione (tremenda) entrambe per mano di Gwathmey Siegel & Associates. E' incredibile che uno dei membri dei Five Architects e autore di -molto- interessanti case private sia finito a fare edifici come quello ad Astor Place, o come quello su West Broadway (tra Grand e Canal), o come quest'ultimo a Yale. Che cazzo gli e' successo a questo qui? [*]. Altre considerazioni [cit.]
Ho visto l'ultimo Woody. mmh. Divertente, leggero e un po' inconcludente. Solita tagliente ironia sull'alta borghesia niuorchese in trasferta ... che poi pero' ne esce sempre come la migliore possibile, in qualche modo (capierete, guardando). Insomma un po' senza nerbo, debole. Poi a mio avviso sarebbe ora di di fare un film senza Scarlett (e anche di cambiare il carattere dei titoli di testa e di coda, sempre lo stesso) ... e' bella -chi lo discute?- ma fa sempre la stessa parte, veramente la stessa. Attenzione, molto brava a mio avviso Penelope Cruz (sara' che recita in spagnolo). Come sempre ottimo l'occhio di Woody nel scegliere la dimora catalana per la coppia di artisti ... ma meno abile del solito nel cogliere i tratti essenziali di Barcellona (come invece a mio avviso aveva fatto con Londra girando Matchpoint). Meglio a Oviedo in fondo (ma era piu' facile).
Per la cronaca 11 (undici) giorni senza fumare e tanta bici con caschetto rosso da skateboard.
Friday, August 22, 2008
Questo e' un lavoro da ...
"Un manifesto contro l'architettura prêt-à -porter. Contro le icone mediatiche e le immagini che si consumano istantaneamente. Le belle architetture sono una sfida e un'occasione, sono quelle costruzioni che diventano un punto di riferimento per la comunità e che sono volano per la rigenerazione urbana. È questo il senso del primo yearbook mondiale dell'architettura pubblicato in Italia dalla casa editrice Skira e curato da Luca Molinari."
Cazzo. Che impresa. Finalmente. Ci voleva. Poi guardo le opere.
Rido. Rido piu' forte. Rido a crepapelle.
Toyo Ito ... SANAA ... Steven Holl ... MVRDV ... Zumthor ... OMA ... Herzog & De Meuron ... Diller & Scofidio ...
Metrogramma. Metrogrammaaaa???
...
Cherubino Gambardella. Cherubino Gambardellaaaa???
Con quelli li' sopra? Ma dai.
E poi mancano Sebastiano Brandolini e Casamonti no?
La generazione degli architetti quarantenni italiani ... tutti ad aiutarsi uno con l'altro. La generazione rampante che non ce la fa piu' ad aspettare. Che deve emergere, questione di vita o di morte. Una generazione di lotta e di governo. Che vuole apparire a tutti costi. Che se la suona e se la canta. E dove l'amicizia e' tutto.
Che poi ce ne sarebbe da dire anche sulla scelta delle altre opere delle star dell'architettura; voglio dire, per capirci. Contro le icone mediatiche? E scegli lo stadio di Pechino?
Boh.
Insomma sembrava un lavoro da superman, invece e' solita roba in salsa italiana.
Gia' che ci sono mi riguardo Fuffas [*].
Saturday, August 2, 2008
Summer in NYC
Ribera del Duero 2004 ... crem brulee', espresso. calvados e gin tonic [Henricks'] al blue ribbon bar dopo la passeggiata. Brezza. Happy. Happy. Happy. Some dreams.
Sunday, July 27, 2008
In cod we trust
Ecco come direbbero le nostre nonne, non tutto il male viene per nuocere. Abbiamo dovuto passare quasi due giorni - alla fine - all'ospedale, come molti sanno. Ai bordi dell'esperienza ho scoperto alcune cose: murakami letto in inglese d'un fiato e con estremo piacere (Norwegian wood), il miglior fish&chips della citta' (un pezzo di inghilterra trapiantato nel west village, che vale la pena solo per la magliette "in cod we trust" o "cod save the queen", qui il sito [*]), il FT weekend e' ormai per me il sostituto naturale dell'edizione domenicale del Sole 24 ore [questa volta grandi viaggi mentali attorno a Villa Adriana a Tivoli].
Cosi' per dire.
Wednesday, July 23, 2008
Gli involtini del babbo
Invece dell'emmenthal che usa il babbo, il gruyere.
Per il resto tutto uguale.
Battere il vitello, metterci sopra la pancetta (una fetta), una foglia di salvia (si adesso mi piace con la foglia di salvia, prima no) e le striscioline di formaggio e chiudere con mezzo stuzzicadente (beh a me ce ne sono voluti un paio di media). Scaldare l'olio in padella per bene e mettere gli involtini, da togliere solo quando sono bene abbrustoliti. Io li ho serviti con spicchi di radicchio passati in padella.
Uno spettacolo e tanti ricordi.
Sunday, July 20, 2008
Summer weekend tricks
Il drink della sera allo storico Ear, quasi sul fiume, che si puo' stare fuori con la birra o con il gin&tonic e senza fighetti tra i coglioni. Trancio di pizza finale a notte tarda, con l'aria finalemnte quasi fresca, all'atrettanto sotrico Ben's, all'angolo di thompson e spring, da consumarsi rigorosamente sui tavolini attorno al Vesuvio Playground guardandosi attorno. Si questa Niuok d'estate ha talvolta un sapore autentico che ne vale la pena.
Fire Island long weekend
Lungo [in molti sensi] weekend su Fire Island. Amo, amiamo questa lingua di sabbia davanti a Long Island. Niente macchine [ecco che si spiegano quei carrelli all'arrivo], case in legno e vetro, vialetti da percorrere in bici, case sempre aperte, cerbiatti in giro. E poi la forma stessa dell'isola: lunghissima e strettissima [circa 300-400 mt in media] ... si vede quasi sempre da una parte la biaia di Long Island e l'oceano aperto nello stesso tempo. Dune di sabbia. E si respira un po' quell'aria pragmantica e rilassata tipicamente americana, quasi un sentore di frontiera e di pionieri. Ti salutano tutti con cordialita' e allo stesso tempo si fan tutti i cazzi loro. Ecco poi ogni paesino di Fire Island fa storia a se'. Come molti sanno c'e' la celebre parte gay [dove se andavano artisti, intellettuali e stilisti negli anni anni 70 e 80 mentre i borghesi niuorchesi cominciavano la colonizzazione di massa degli Hamptons], quella lesbica, quella per famiglie, quella scazzata. Insomma ognuno si puo scegiere la sua.
Noi ci siamo andati con una coppia tedesca-colombiana, una ragazza vietnamita-americana, un giapponese e una graca-americana.
Ognuno a portato cibo e vino e alcolici in quantita' e ci si e' dato dentro parecchio con la griglia e le padelle.
E poi a smaltire in spiaggia con nuotate border-line tra cavalloni incredibili.
Peccato solo che la mia dolce meta' si sia rotta un braccio cadendo in bici. L'avremmo saputo solo al lunedi' riotrnando alla dura realta'. Venerdi' prossimo operazione, di due ore e notte in ospedale. Auguri bella pischella, faremo anche questa.
Monday, July 7, 2008
Cool guys/02 [?]
Chissa' perche'.
Comunque l'installazione non e' male. Una specie di giardino inclinato costruito su dei tubi di carta tagliati e riempiti di terra. L'idea e' di costruire un paesaggio agricolo, mutevole e surreale all'interno del costruito [c'e' anche un pollaio per la cronaca]. Una specie di tappeto volante adagiato sui muri in cemento del P.S.1, chimato P.F.1 ... Public Farm 1 [appunto].
Il link dello studio, bel sito [soprattutto i loghi dei progetti], qui [*].
Come per OMA, ancor piu' per gli allievi, mi rimane sempre il dubbio: is it gimmick?
E questo spiega il punto di domanda nel titolo.
Saturday, July 5, 2008
Cool guys/01
David Adjaye. Da Londra. Ha disegnato il Museo d'Arte contemporanea di Denver e lo studio di due fotografi-artisti [James Casebere and Lorna Simpson] a Fort Green, Brooklyn [New York] oltre ad altre cose in giro per il mondo [ed in particolare case intriganti a Londra].
Qui l'articolo del NYT sullo studio dei due fotografi [*].
Qui l'articolo-intervista del NYM [*].
Qui il nuovo sito del suo studio, in costruzione [*].
Foto: Nikolas Koenig for The New York Times
Monday, June 30, 2008
Governor Island Art Picnic [un successo]
Florent Farewell
la foto sopra e' tratta da Eater.com, qui il link dell'articolo [*].
Ne ha parlato ovviamente anche il NYTimes con un bell'articolo dopo quello nel quale si annunciava la chiusura [*].
Un altro posto che chiude e' un piccolo cinese take away, per lo stesso motivo [affitto che passa da 4.000$ a 15.000$ al mese ...], su Bleecker. Ancora su Eater.com [*].
Va beh qui sembra ormai un necrologio continuo, ma e' per darvi l'idea in che cosa vogliono trasformare una delle citta' piu' interessanti del mondo che deve [doveva] la sua fama alle differenze e contraddizioni che la animano e che l'hanno sempre animata. La citta' che non dorme mai di questi giorni vuol dire semplicemnte che lo Starbucks rimane aperto 24h ...
Resistere, resistere, resistere: il picnic di Sabato su Governor Island per vedere da vicino le cascate di Eliasson e per tornare ad ascoltare l'installazione di David Byrne. A breve il reportage.
Tuesday, June 24, 2008
Cool guys (sara' una serie)
Trovo sempre piu' persone non architetti che dicono cose intelligenti e non scontate sull'architettura e la citta'.
Qui il video-intervista per Monocle [*]
Friday, June 20, 2008
Friday night tips
Qui a NYC e' difficile definire il Venerdi' sera, se mai ce ne fosse il bisogno, si intende. Soprattutto d'estate. Perche' di solito il "Venerdi' sera" e' il giovedi'. Pero' d'estate in pochi lavorano il Venerdi' [ed io sono tra questi]. E quasi tutti se na vanno dalla citta' al Giovedi' sera per andarsene agli Hamptons, a Fire Island oppure Upstate.
Ricapitolando d'estate il Venerdi' sera andrebbe spostato al Mercoledi' [Wednesday], che pero' pare un po' troppo a tutti.
Insomma al Venerdi' se non sei via sei un po' in una terra di mezzo, quasi una specie di Domenica sera in citta' normali, oppure Sabato. Mi son perso.
Beh insomma si ha voglia di fare qulcosa, non crazy ma cool.
Noi ce la siam cavati con una bottiglia di Sancerre quasi ottima, 4 gamberoni fuori misura tenuti dritti dagli stecchini, 2 soft shell crab e 12 vongole giganti, passati in padella con peperoncino fresco, aglio, stecca di cannela e prezzemolo. Poco olio extravergine un po' speciale, vino bianco e sake buono a sfumare.
Unica sfiga: la super padella in stainless steel appena comprata non sta in forno quindi si opta per il return [non l'ho potuta usare e quindi mi sono arrabattato con la solita robaccia antiaderente].
L'avevo comprata per cucinare stasera ma soprattutto per cimentarmi nelle linguine allo scoglio [ah che nostalgia], da finire al forno, in padella.
Proprio ieri ho finito un Montalban d'annata che mi era rimasto indietro dalla notte dei tempi. Assassinio al Comitato Centrale. Che mi ha risvegliato voglia di partito, voglia di mandare un po' affanculo il PD con i Rutelli e le Binetti.
Ma poi, siccome i grandi ideali ci sono preclusi [come diceva il maestro Aldo per altre cose], mi e' rimasta la voglia di cibo e di vino. Un po' complesso, cerebrale e di gola allo stesso tempo, come quello di Pepe.
Non osando la trippa si e' andati sul pesce.
Il compromesso si insinua anche nel cibo.
Ma va bene cosi'. Domani tennis lungo il fiume. E poi a cambiare la pentola.
Aspettando gli azzurri, che a questo punto, soprattutto se penso al governo [ladro] ed in particolare al Ministro della Giustizia, non c'azzeccano proprio un cazzo col mio mood.
Metto su "Viva la Vida" dei Coldplay che secondo me, umilmente e grazie a Brian Eno -va detto- sta ai Coldplay soliti come "Guero" sta al Beck solito.
E vaffanculo. Se avessi un camino brucerei volentieri qualche libro.
Non servono a un cazzo, Pepe aveva ragione.
Paglia.
Rutto.
Monday, June 16, 2008
Yuppie scum
neighborhood rabblerousers gathered to tell the world that the word "yuppie" is still an effective insult. The Die Hard Yuppie Scum protest march against "real estate developers, landlords, yuppie scum, and [probably just for good measure] Republicans"
[*]
Thursday, June 12, 2008
L'acquario [...]
comunque per dire che a NYC ci sono due Four Seasons. Uno e' l'hotel con annesso ristorante [e che ristorante] e bar. Progettato da I.M. Pei [...]. Tuti sanno della mia passione per l'altro, il Ristorante disegnato da Philip Johnson all'interno del Seagram di Mies.
Ma oggi parliamo del primo.
Cioe' se uno vuol passare due ore in un acquario umano davvero notevole deve andare al bar dell'hotel dalle 11 all'una circa, di notte ovviamente.
Vi troverete davanti uno spettacolo d'altri tempi.
Zoccole d'alto e medio bordo ovunque con approcci da film.
Gli uomini non capiscono piu' niente, i camerieri e le cameriere fanno finta di nulla [commissione] e le professioniste fanno il loro lavoro adescando possibili clienti in balia del Martini.
Sembra di stare tra le pagine di un libro di Simenon.
Si respira il vizio.
E tutti inalano grandi boccate, tra sorrisi compiaciuti.
Monday, June 9, 2008
obsession [del weekend]
opere recenti [recent works] by julian.
che, by the way, ha iniziato la sua carriera a NYC mandando al Whitney le sue opere d'arte tra due fatte di pane come un sandwich [ed e' sato preso per questo].
e ha poi fatto il cuoco in uno di quei club che non ci sono piu', uno dei preferiti di Andy e della sua banda, ovviamente.
Tutto torna.
[continua]
Saturday, June 7, 2008
Julian Schnabel [architetto]
pero' oggi correndo [si, correndo] sul fiume ci siam fermati a guardarlo per bene. e devo dire che mi piace. non so spiegarlo ma questo palazzo retro', un po' pasticciato e un po' strampalato, concepito da quel geniaccio di Schnabel, ha qualcosa di molto interessante. una boccata d'aria fresca rispetto a luxury condo tutti vetro e con un po' di ombretto qua e la' [cosa famo di storto?], se d'autore. non e' un caso che sia di un artista e non di un architetto.
gli interni sono in quello stile gia' collaudato da Schnabel al gramercy hotel e sono anch'essi contradditori, talvolta naif, eleganti e mai banali.
La chicca per gli interni e' forse la piscina nell'interrato [anche se ci sarebbe da spendere due parole sul size dell'ascensore].
Altre immagini qui [*] mentre qui un po' di foto del gramercy hotel [*].
Conclusione?
Nessuna, ve la butto li' e ci penso su ancora un po'.