un'altra tappa volante a casa, in quella che era la mia, la nostra casa. Nel Belpaese dalle mille contraddizioni, in quella provincia che potrebbe anche essere piu' felice di quello che e' in questi giorni, se solo ritrovasse le sue radici piu' profonde.
li' dove ci siamo sposati tra le dolci colline e con quell'aria quasi di mare pettinata dai castagni [cit.].
con il fratellone a spadellare e i nipotini intorno a sgambettare felici.
La cena dei bolliti in quel di Cremona con tutti gli amici.
La bella cena a casa e le incazzature notturne con V.
Il lavoro nella finta metropoli meneghina, con le nottate insonni a leggere Julia di L. con tutte quelle facce conosciute intorno a quel mafioso di Matthew Milani [grazie, anche per il cinema Jolly, che si meritava la citazione].
Il piatto del viaggio che si e' rivelato essere la lingua di vitello cotta a bassa temperatura con scaglie di tartufo bianco e scaglie di grana ad opera di C. [senza nulla togliere al sempre grande N.].
Questo insieme, questi affetti profondi dai contorni difficili da descrivere, mi spinge sempre piu' da queste parti, per ora e per motivi poi difficili da spiegare.
Vorrei insomma riuscire a camminare da solo, o meglio in due, per portarvi un po' in giro; e vorrei portarvi un po' in giro perche' vale la pena conoscervi [conoscerci].
Senza dimenticare che in questo modo avro' sempre qualche storia da raccontarvi, per ripagarvi di tutto.
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1 comment:
Tu hai il dono di farmi sempre venire fame!
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