tengo i piedi in due/mille scarpe. come un giano bi-fronte [diceva un Maestro rompiballe, la sapeva lunga] che guarda al futuro e al passato allo stesso tempo. nostalgie e mancanze [V. e G., sopra tutti] e una urgenza di futuro. voglia di cambiare e voglia di fermarsi. voglia di fare sintesi e voglia di continuare a cercare. la mia dolce meta' spazia intorno ad Alice nel paese delle meraviglie e mi emoziona, io -con collegamenti difficili da spiegare- giro intorno a Gershwin, Robert Wilson e i Radiohead. Annuso e giro alla larga, senza affondare. Voglia di bolliti misti.
Voglia di casa e di perdizione, il bello della contraddizione.
Boh, domani e' un giorno denso su a Uptown ma le cose importanti succedono prima, ovviamente Downtown. Stiamo a vedere.
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3 comments:
stasera cena dei bolliti (by the way)...la prima cucchiaiata di salsa verde sarà in tuo onore.
che tu torni, o che resti, o che te ne vada da un'altra parte ancora, quella parte di "casa" che , spero, un po' ci siamo costruiti assieme, te la tirerai sempre dietro.
a me succede così, anche adesso che mi sento lontanissimo da dove sono, siamo partiti, anche se, direbbe Guccini, abito sempre qui da me..
se riuscite, insieme ai bolliti mangiatevi anche quella specie di anolini cremonesi..che oltralpe e oltreoceano non ci sono..
w i bolliti dentro e fuori
xyzal,
son come una lumaca, mi porto dietro tutto e il guscio l'abbiamo costruito assieme (gia' che c'era si poteva fare piu' solido ma va be').
il Guccio ha sempre ragione; anch'io son lontano da dove siam partiti ma non mi sento cosi lontano da dove sei adesso tu [geografia esclusa].
grosrat,
la topa ha trovato dei simil-marubini molto buoni anche qui. comuque la loro cena dei bolliti era in territorio amico.
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