Thursday, February 21, 2008

Foto, fotografi e barricate



siccome e' capitato di parlare di foto lo scorso weekend e tutti sembrano conoscere e ammirare peruviani alla moda che fotografano starlette e celebrities [oltraggio, oltraggio], con l'eccezione del sottoscritto [impegnato in altri sentieri che non sono quelli del fashion-advertising-cool world. lo snobismo ha un prezzo da pagare ed io lo pago] qui mi prendo la briga di dire la mia.
ci sarebbe da spendere qualche parola sulla sindrome "Luna Rossa" [cosi' definita sempre e solo dal sottoscritto] che colpisce un po' tutti nella grande Mela [forse un po' ovunque va detto], New Yorker adottivi e di lunga data o presunti tali.
sara' frutto del bombardamento mediatico, sara' il cazzo [vale sempre, forse influenzato dalle visite a Babeland] ma di tanto in tanto arrivano i tormentoni. esattamente come sui giornali arrivano nelle teste degli individui. la spazzatura a Napoli e via servizi sulla spazzatura fino a Sidney [Ciao A. e' stato un piacere rivedersi] con argomentazioni tecniche a non finire. arrivano i giants al superbowl e diventiamo tutti tecnici di football. il mondiale di rugby ed eccoci a parlarne da consumati intenditori.
insomma il meccanismo e' quello che voi tutti ricordate: gente con gli occhi da pazzi che ti parlavano al caffe' del vento della regata andata in onda la notte prima.
questo apparentemente non c'azzecca [ahi Di Pietro, siam sicuri di volerlo assieme al PD?] un cazzo con le foto pero' a mio modesto avviso insomma c'e' modo e modo di accostarsi alle cose.
cavalcare l'onda, stare nella scia del vento [Deleuze?] o capirne la direzione.
io provo a capire la direzione, molto spesso sbagliando, per cercare nuove traiettorie che sono mie e che altrettanto spesso non portano a niente.
Tutto questo per dire che se dovessi suggerire tre fotografi ai quali dedicare un po' di tempo suggerirei questi tre: Peter Sutherland [*], del quale ho appeso in casa un bellissimo regalo di nozze [grazie P., e mica solo per questo], in particolare la serie dei deers, Robert Yager [*], in particolare la serie delle gang, e infine - per deformazione professionale - Fernando Guerra [*] del quale consiglio la sequenza animata delle foto alla piscina di Siza in Barcellona.
Insomma, dall'altra parte della barricata, per capirci.
As usual, ci proviamo.

3 comments:

Anonymous said...

grazie Achab ...penso che la bava alla bocca ti abbia oscurato un fotografo che devi sempre citare sul tuo podio, lui e' il maestro di tutti quanti , culanza o non culanza , cool e non cool bravi e cattivi ( i cattivi cercano disperatamente di diventare i bravi)
Luigi Ghirri sempre e comunque nel tuo terzetto e ricorda :
"nell'unità vivente di parola ed immagine, nel rispecchiamento reciproco di pittura, musica e poesia...uno sguardo nuovo sul mondo (...) evento di un uomo che pieno di stupore e meraviglia ritrova nella fotografia ed attraverso la fotografia la gioia di vedere e far vedere il senso, la necessità, il mistero di ogni figura che appare nel mondo e si riflette, attraverso lo sguardo nelle stanze della nostra memoria, da un manto di stelle accartocciato sino al Davide di Michelangelo in un posacenere di plastica" :)

achab said...

ma perche' la bava alla bocca?
mai fatto un post cosi equilibrato.

Luigi Ghirri, si un maestro.

ma tu chi sei?

achab said...
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