Saturday, July 17, 2010

Dell'estate torrida a NYC e dei soliti appigli

e' tornato il caldo, quello cattivo e mentre gli amici al di la' (qua) dell'oceano vanno in collina o in spiaggia io son sempre qui, con quel velo di nostalgia per quelle estati li'.
alla vaga nostalgia -per cose completamente diverse [anche se la collina un po' ci sta ...]- ha contribuito anche la visione di "Io sono l'amore". Non so se l'avete visto ma l'affresco di Milano e della decadenza della sua "alta borghesia" e' riuscito assai bene.
Milano, che forse e' la vera protagonista del film, e' colta nella sua bellezza nascosta, grigia e invernale, quella dei cortili, dei contrasti tra palazzi e infrastrutture moderni e circostante storico, quella delle viste inattese e dell'ordinario, con in piu' qualche omaggio alla memoria di Visconti [la stazione centrale, la sequenza sul tetto del duomo]. Villa Necchi, superba opera del Portaluppi dove si svolge la vicenda, meriterebbe un capitolo a parte e una visita al piu' presto.
Comunque non era un post su questo film, era un post sulla nostalgia di quelle sere in vespa a cercare qualche "feticcio" architettonico tra gli isolati grigi milanesi: i Moretti, i Ponti, i Terragni, i Gardella e gli Asnago e Vender che sbucavano cosi' poetici e inattesi dal corpo della citta'.
La nostalgia di Milano, giuro che non me l'aspettavo.
Forse e' nostalgia per quello che ero, che eravamo.
Poi devo aggiungere che passo, che passiamo molte serate davanti al condizionatore, leggendo avidamente come si legge d'estate quando si e' in vacanza [anche se non siamo in vacanza, vabbe']. Ho anche letto Adriano Sofri "La notte che Pinelli". E la nostalgia e' scomparsa, senza poi nominare le notizie che arrivano dal Belpaese.
Allora prendo la bici, vado lungo il fiume a West e al ritorno mi faccio una granita siciliana "Nuvola di Caffe'" di Grom e mi dico che l'estate niuorchese, anche questa, non e' cosi' male.
Realizzo che Milano non mi manca affatto pero' l'aperitivo a Pianello, le grigliate tra Arcello e Casa di Bacco e un po' di affetti, quelli si.


3 comments:

grosrat said...

ogni volta che torno la nostalgia monta. e la piscina di coli, e la sagra del cinghiale, e i giri in macchina la notte, infiniti, e la musica, e noi cosi fottutamente incompiuti e fragili e ottimisti. e poi si riparte. ancora una volta. per spingere le frontiere della memoria e i traguardi del futuro ancora in piu in là. nell'impossibilità di sapere se si sta facendo la cosa giusta. ma con tutto il cuore possibile.

bacco said...

si si guardate ben da lontano..."quelle" estati non tornano ;-) i giri in macchina non si possono più fare che ti ritirano la patente, in giro c'è un gran numero di berluscones fasulli e posticci....si salvano giusto due carboni alla Casa di Bacco ;-)

grosrat said...

2 carboni... e 100 costine.. w bacco, e i suoi commensali.