arriva venerdi e si cucina in corsa con la griglia prfessionale dagli IO ... [steak -dry aged e porthouse- e asparagi] arriva sabato e nonostante il tempo infame si esce e si va al Chelsea Market a comprare il pesce per la zuppa-caciucco di domani, guanciale, bottarga di muggine e delle fantastiche puntarelle da fare con acciughe e aglio. si legge il FT weekend in carta [si, sempre bello] e segnalo il pranzo con Herzog [*], mentre on line recupero l'intervista a I.M. Pei [*]. Per una volta concordo con Tyler Brule, con la sua polemica con le persone invadenti [*]. L'appartamento in cui vorrei vivere in questo momento e' questo [*], mentre affiora un po' di nostalgia per una New York che lentamente scompare -la Bowery per fare un esempio [*]. E poi Jovetic: se dio c'e' e' sicuramente serbo.
agonizzante dopo una settimana di superlavoro arriva inaspettata la chiamata via skype di S.: una boccata di ossigeno vera, con la sua capacita' di andare sempre per vette altissime senza paura e senza compromessi. con naturalezza. si e' passati dai funerali di Die Hard celebrati al festival di Kustendorf con Kusturica [*], al vino sloveno Guerila [*], passando per il fabbro Serafino e per il posatore di pietre serbo, per arrivare poi al bravissimo Francesco Levi [*]. poi mi rimane sempre una voglia di idee, di disegni, di andare oltre il quotidiano.
una settimana durissima in terra turca, con troppo lavoro, troppe cene, troppo poco sonno. tornato in una new york post nevicata pulita e quasi primaverile, nobilitata dalla presenza di panpot col quale si e' cazzeggiato tutta domenica nel village, con tanto di pizza in Carmine Street davanti a Juve-Palermo. E' mancata giusto una Sambuca [e qualche gol], in compenso c'e' un bell'orizzonte "giallo" e un bel po' di nostalgia per quei soliti tre-quattro amici coi quali ci si vede troppo poco.
C. Augias, I segreti di New York, Mondadori 2000 - P. Auster, Trilogia di New York, Einaudi 1996 - P. Auster, Follie di Brooklyn, Einaudi 2005 - P. Auster, La notte dell'oracolo, Einaudi 2004 - G. Simenon, Tre camere a Manhattan, Adelphi 1999 - G. Simenon, Maigret a New York, Adelphi 2000 - A. M. Molina, Finestre di Manhattan, Einaudi 2006 - H. Damisch, La citta' Narciso, Costa&Nolan 1998 - M. Maffi, New York. L'Isola delle colline, Il Saggiatore 1995 - P. Chierici, NYCITY I sentieri dell'inquietudine, A. Maioli Ed. 2000 - R. Koolhaas, Delirious New York, Electa 2000
"If a man can live in New York, he can live anywhere" A. C. Clarke - "I'm astounded by people who want to 'know' universe when it's hard to find your way around Chinatown" W. Allen - "After a rockin' reelin' rollin' ride I landed up on the downtown side of Greenwich Village" B. Dylan - "I want to wake up in a city that never sleeps" F. Sinatra - "A hundred time I've thought New York is a catastrophe ... It is a beautiful catastrophe" Le Corbusier - "I moved to New York for my health, I'm paranoid and New York was the only place where my fears were justified" A. Weiss
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"Come tutte le metropoli era costituita da irregolarita', avvicendamenti, precipitazioni, intermittenze, collisioni di cose ed evnti, e , frammezzo, punti di silenzio abissali; da rotaie e da terre vergini, da un gran battito ritmico e dall'eterno disaccordo e sconvolgimento di tutti i ritmi" R Musil