un'altra tappa volante a casa, in quella che era la mia, la nostra casa. Nel Belpaese dalle mille contraddizioni, in quella provincia che potrebbe anche essere piu' felice di quello che e' in questi giorni, se solo ritrovasse le sue radici piu' profonde. li' dove ci siamo sposati tra le dolci colline e con quell'aria quasi di mare pettinata dai castagni [cit.]. con il fratellone a spadellare e i nipotini intorno a sgambettare felici. La cena dei bolliti in quel di Cremona con tutti gli amici. La bella cena a casa e le incazzature notturne con V. Il lavoro nella finta metropoli meneghina, con le nottate insonni a leggere Julia di L. con tutte quelle facce conosciute intorno a quel mafioso di Matthew Milani [grazie, anche per il cinema Jolly, che si meritava la citazione]. Il piatto del viaggio che si e' rivelato essere la lingua di vitello cotta a bassa temperatura con scaglie di tartufo bianco e scaglie di grana ad opera di C. [senza nulla togliere al sempre grande N.].
Questo insieme, questi affetti profondi dai contorni difficili da descrivere, mi spinge sempre piu' da queste parti, per ora e per motivi poi difficili da spiegare. Vorrei insomma riuscire a camminare da solo, o meglio in due, per portarvi un po' in giro; e vorrei portarvi un po' in giro perche' vale la pena conoscervi [conoscerci]. Senza dimenticare che in questo modo avro' sempre qualche storia da raccontarvi, per ripagarvi di tutto.
[lungo] Weekend intenso con un vecchio amico [ormai salutista, incredibile] in visita da Vancouver. Ne sentiremo parlare [*]. Sabato notevole con tappa ad Arthur Avenue nel Bronx [la vera Little Italy di NYC] a mangiare ostriche e vongole sulla strada e a comprare piedini di maiale [... si sono pazzo]. Gran chiusura al New York Botanical Garden a giocare con il grande Henry Moore.
S. mi segnla sul NYT alcuni trucchi per sopravvivere [leggasi salvare tempo e soldi] in questa folle citta'. Sono cose che bene o male tutti pensano o fanno per i propri itinerari. La cosa dei diagrammi pero' e' notevole, direi geniale. [*]
Ultima domanda: un Obama in gran spolvero con la sua storia familiare e l'impegno di consegnare la speranza del sogno americano alle nuove generazioni. Anche Mc Cain ha richiamato la sua storia personale e da buon repubblicano ha ricordato che arriveranno tempi difficili e bisogna stare uniti ...
Un dibattito bello e interessante, civile. E' la democrazia, bellezza.
Mi viene in mente Berlusconi che firma il contratto con gli italiani da Bruno Vespa. Ma a tutti piace sempre dare lezioni all'America.
Immagino abbia sentito poca pressione in questi giorni.
La selezione delle domande della platea in studio e di quelle formulate attraverso il sito internet mi sembra un sistema mica male per una democrazia che viene vista dall'Italia sempre con sguardi alquanto critici. Soprattutto se penso che nel Bel Paese non sono riusciti ad organizzare un confronto tra i due candidati nonostante i tentativi disperati e personalistici dei Vespa e dei Mentana o sbaglio?
Mc Cain risale la china sulla Russia. Un bravo marine.
Sulla CNN sotto i candidati c'e' un grafico "live" che da l'indice di gradimento delle parole dei due candidati divisi in uomini e donne [altro segno di civilta']; hanno dato una macchinetta ciascuno ad un po' di votanti riuniti in un aula in Ohio [per farla breve] con la quale possono giudicare in diretta le risposte dei candidati. Obama e' costantemente sul segno +, Mc Cain in mezzo con tendenza al -. Se le cose stanno come nei sondaggi ad oggi e Obama vince anche solo in Ohio tra gli stati in bilico e' il nuovo presidente degli Stati Uniti [mano in tasca ...].
Mc Cain dovrebbe rilassare le braccia e lasciar perdere 'sto piano di 5.000$ Tax Credit per aiutare la gente con l'Health Care.
Health Care non e' una responsabilita' individuale come e' sempre stato negli US e come Mc Cain continua a riproporre. L'Health Care e' un cazzo di diritto, come dice Obama.
tengo i piedi in due/mille scarpe. come un giano bi-fronte [diceva un Maestro rompiballe, la sapeva lunga] che guarda al futuro e al passato allo stesso tempo. nostalgie e mancanze [V. e G., sopra tutti] e una urgenza di futuro. voglia di cambiare e voglia di fermarsi. voglia di fare sintesi e voglia di continuare a cercare. la mia dolce meta' spazia intorno ad Alice nel paese delle meraviglie e mi emoziona, io -con collegamenti difficili da spiegare- giro intorno a Gershwin, Robert Wilson e i Radiohead. Annuso e giro alla larga, senza affondare. Voglia di bolliti misti. Voglia di casa e di perdizione, il bello della contraddizione. Boh, domani e' un giorno denso su a Uptown ma le cose importanti succedono prima, ovviamente Downtown. Stiamo a vedere.
C. Augias, I segreti di New York, Mondadori 2000 - P. Auster, Trilogia di New York, Einaudi 1996 - P. Auster, Follie di Brooklyn, Einaudi 2005 - P. Auster, La notte dell'oracolo, Einaudi 2004 - G. Simenon, Tre camere a Manhattan, Adelphi 1999 - G. Simenon, Maigret a New York, Adelphi 2000 - A. M. Molina, Finestre di Manhattan, Einaudi 2006 - H. Damisch, La citta' Narciso, Costa&Nolan 1998 - M. Maffi, New York. L'Isola delle colline, Il Saggiatore 1995 - P. Chierici, NYCITY I sentieri dell'inquietudine, A. Maioli Ed. 2000 - R. Koolhaas, Delirious New York, Electa 2000
"If a man can live in New York, he can live anywhere" A. C. Clarke - "I'm astounded by people who want to 'know' universe when it's hard to find your way around Chinatown" W. Allen - "After a rockin' reelin' rollin' ride I landed up on the downtown side of Greenwich Village" B. Dylan - "I want to wake up in a city that never sleeps" F. Sinatra - "A hundred time I've thought New York is a catastrophe ... It is a beautiful catastrophe" Le Corbusier - "I moved to New York for my health, I'm paranoid and New York was the only place where my fears were justified" A. Weiss
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"Come tutte le metropoli era costituita da irregolarita', avvicendamenti, precipitazioni, intermittenze, collisioni di cose ed evnti, e , frammezzo, punti di silenzio abissali; da rotaie e da terre vergini, da un gran battito ritmico e dall'eterno disaccordo e sconvolgimento di tutti i ritmi" R Musil